La vera simpatia ha l’efficacia della rugiada, fa rifiorire persino il deserto. (Henri-Frédéric Amiel) Ogni tanto in questi giorni, sui canali SKY Sport, è riproposto Marotta che con fare sornione non più tardi di una settimana fa dice: "per Higuain non si tratta, discorso chiuso". Con il senno di poi, oggi, la frase pronunciata e il sorriso che l'accompagnano , il sottinteso di quella frase è lampante : "non si tratta perché il Napoli non vuole trattare, quindi c'è la clausola, che non è trattativa più o meno amichevole ma un diritto che possiamo esercitare unilateralmente contro tutto e tutti". Manca solo un dito medio alzato, ma possiamo immaginare anche quello. Sempre in questi giorni ho letto almeno due articoli su cm.com e poi molti commenti di utenti juventini che non solo non riconoscono arroganza a questo atto ma pretendono anche che non si parli di arroganza e di antipatia. Giammai no! Si dice piuttosto che la società bianconera "sta ridistribuendo" enormi quantità di denaro per il beneficio del calcio italiano, e che le clausole se esistono si possono esercitare senza scrupoli. Fesso chi le ha messe piuttosto. Bisogna riconoscere però che questo ultimo discorso che da un punto di vista tecnico-legale non è contestabile, non può risultare simpaticissimo ai più. Il tifoso medio, anche se sta cambiando, rimane quello dei Campanili, quello che vorrebbe prevalere sportivamente (si spera) sull'altro ad ogni costo e con i giocatori migliori che la sua Società ha saputo portare nella sua squadra, quello che si affeziona a giocatori ben poco affezionati a lui se opportunamente solleticati nel portafoglio. Sono davvero ben pochi gli "illuminati" che di mettono a fare di conto e a disquisire serenamente di fair play finanziario. Ma torniamo per un attimo al mondo bianconero. E' lo stesso che oggi si avvale di raffinati meccanismi legali per portare via questo o quel giocatore agli altri ma che ha duramente contestato una retrocessione che la legge sportiva le ha imposto qualche anno fa per illecito sportivo. Illecito compiuto sempre perché l'Agnelliano "l'importante è vincere ad ogni costo" è stato estremizzato all'inverosimile E si badi bene questo non avviene a livello di bar o di portierato di condominio ma (e questo personalmente lo ritengo gravissimo) a livello di dirigenza più alta. Tanto che ufficialmente per la Società gli scudetti da contare sono 34 e non 32 e che che alla Federazione è stato richiesto un danno per la mostruosa cifra di 444 milioni di euro. Uno spregio totale quindi di ogni commissione arbitrale, ma soprattutto a dimostrazione che la pena subita è stata vissuta senza il minimo complesso di colpa e tanto meno atto di pentimento. Da una parte dunque si contesta in toto il sistema giuridico e la relativa condanna per un illecito (al punto da volerne negare gli effetti) mentre dall'altro l'esercizio unilaterale dell'istituzione legale della clausola si pretende che venga visto e vissuto come un dono, una benedizione che nobilmente viene elargito al mondo, a prescindere dalle sensibilità altrui. Quale sarà il modo giusto di intendere la legge ? Ma soprattutto dov'è la simpatia ?