La realtà spesso supera la fantasia. Quante volte abbiamo sentito questa frase. Un qualcosa di similare lo disse Albert Einstein in una sua massima affermando: ' La logica vi porterà da A e B. L'immaginazione vi porterà dappertutto'.

La realtà dice che il Milan è di proprietà di Yonghong Li, che guida un gruppo di investitori che non si sono palesati, o meglio, che non hanno potuto palesarsi per via delle restrizioni del governo cinese. La realtà dice che il Milan è guidato da Marco Fassone, amministratore delegato, e Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo. La realtà dice che il Milan potrebbe finire in mano al Fondo Elliott, che ha prestato 303 milioni a Yonghong Li per portare a termine il closing. Elliott ha in pegno il Milan e se Yonghong Li non restituisse i soldi entro ottobre 2018, il fondo statunitense diventerà proprietario del Milan.

La fantasia dice che Berlusconi potrebbe riprendersi il Milan dal fondo Elliott. Lo ha dichiarato lui stesso. Il cavaliere, impegnato a Udine per delle vicende politiche riguardanti il suo partito Forza Italia, ha dichiarato testualmente: ' Andrà a finire che ricomprero' il Milan. Finirò per ricomperare ancora io il Milan. Il motivo per il quale buona parte di elettori non ci ha votato è perché il sottoscritto ha venduto il Milan. In molti mi fermano e mi chiedono il perché ho venduto a chissà chi la squadra e mi rimproverano per le condizioni in cui la squadra versa. Vi confesso una cosa, se va avanti così non vi nego che prima o poi il Milan me lo ricompro'

Erano uscite delle indiscrezioni secondo cui Elliott darebbe una mano a Berlusconi per fare in modo che Fininvest riesca a mettere le mani su Tim spodestando il suo concorrente in questo fronte, ovvero Vivendi, e Berlusconi rileverebbe il Milan dal fondo Elliott, che non ha la minima intenzione di tenere il club rossonero. Questo sempre nell' ipotetico caso che il Milan finisca in mano al fondo di Paul Singer se Yonghong Li risultasse inadempiente nei loro confronti.

Sembra alquanto utopistico, ma a volte la fantasia batte e supera la realtà e Berlusconi potrebbe clamorosamente, ricomperare il Milan, per la serie 'il nuovo che non avanza e il vecchio che ritorna'. Sempre se la fantasia prende il sopravvento sulla realtà. Quella di Berlusconi è sembrata più una provocazione, una battuta, uno scherzo, ma anche qui, anche con gli scherzi bisogna stare attenti. Quando si scherza bisogna essere seri diceva il grande Alberto Sordi nel film 'Il Marchese del Grillo'. Berlusconi era sorridente, disteso e per nente serio quando affermava che ricomprerà il Milan. Quindi ha scherzato male. Certo, scherzando si può dire di tutto, anche la verità, diceva Sigmund Freud, ma non è questo il caso. Perché alla fine, il discorso da fare è questo, ovvero che Berlusconi ha i mezzi economici per ricomprare il Milan e anche per mantenerlo a dei buoni livelli se volesse, ma è tutta la sua famiglia, la Fininvest e la sua classe dirigente che non vede di buon occhio questa operazione. Altrimenti avrebbero tenuto il Milan, avrebbero investito su di esso, gli avrebbero fatto lo stadio di proprietà e lo avrebbero reso più competitivo, sia finanziariamente ma anche per quello che concerne la competitività della rosa. Se non hanno voluto fare questo e se ne sono voluti disfare, che senso avrebbe ricomprarlo? Il Milan è  stato sicuramente un ottimo aiuto politico per Berlusconi. Sicuramente avere il Milan gli ha portato molti voti, vendere il Milan lo ha portato a perdere dei voti, ma è davvero molto fantasioso pensare ad un ritorno di Berlusconi come patron del Milan. L'affermazione di Berlusconi è stata una simpatica boutade detta poco seriamente e quindi poco credibile, perché, e mi ripeto, come insegna il grande Alberto Sordi nel film il Marchese del Grillo, ' Quando si scherza bisogna essere seri'.