Domenica scorsa, l' onorevole D'Alema, saputi i risultati del referendum e di Lazio-Roma, esulta : " Giornata perfetta, ho vinto pure il derby!" Lungi da me fare discorsi complottistici, la frase di D'Alema è emblematica. Appena si crea una qualsiasi situazione che potrebbe in qual modo favorire la Juventus, c'è sempre qualcuno che insinua, più o meno velatamente, che il club torinese abbia l' appoggio dei "poteri forti". La Juve è sempre tenuta a giustificarsi. Sicuramente la Juventus fa i suoi interessi, non è una società santa e immacolata, ma siamo proprio sicuri che le istituzioni vengano sempre e solo in aiuto dei bianconeri? Con un po' di lungimiranza, ci si accorge che la situazione è diversa. Baldissoni, consigliere d' amministrazione della Roma, sa farsi sentire eccome. È un suo diritto, sia ben chiaro. Però c'è chi ha scritto: " bene, la Juventus può tirare un respiro di sollievo". I bianconeri non andrebbero nemmeno nominati. La Juventus non deve dimostrare un bel niente a nessuno, ha già pagato a suo tempo. Se qualcuno ha delle informazioni valide sui dei complotti pro Juventus, lo scriva con coraggio, oppure si limiti a riportare le notizie, senza fiocchi e contro fiocchi. Non è serio pensare che la Juve debba vincere contro tutto e tutti, mentre altri possono appellarsi al diritto alla frigna. Talvolta vengono usati due pesi e due misure. La Roma, a differenza del club bianconero, viene fatta passare spesso come vittima del sistema, come se fosse la piccola fiammiferaia della Serie A. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Siamo sinceri, il calcio è business e pure politica. La Roma non è una società piccola e ininfluente, ha le sue frecce nella faretra. Ribadisco, non voglio sostenere che il caso Strootman sia stato influenzato oscuramente dal " Palazzo", ma voglio allargare un po' la visuale. Dopo il famoso Juve-Roma 3-2, parlamentari di destra e sinistra (ammettendo che essa esista ancora) sbraitano in nome della giustizia! La Roma vi sembra una società indifesa? Potrei dilungarmi su questo episodio, ma desidero citare un ulteriore esempio. Stagione 2010/2011. Brescia- Roma 2-1, partita influenzata da errori arbitrali del signor Russo, che da rigore al Brescia ed espulsione di Mexes. Io ero allo stadio e vi assicuro che a velocità normale e con visuale frontale rispetto al direttore di gara, le decisioni prese dall' arbitro sembravano giuste. Le immagine televisive dissero tutt' altro, il penalty e il cartellino rosso non c'erano. La Roma reagisce da società da povera e indifesa? Tutt' altro. Sbotta e pesta i piedi, tanto che Nicchi, presidente dell' Aia, dichiara: "Siamo amareggiati. Ci dispiace ancora di più perchè è capitato in una giornata in cui tutto era andato bene. Purtroppo, c'è stata una gara nella quale abbiamo sbagliato". La Roma vi sembra una società poco considerata? Calpestata? A fine gara, l' ex presidente del Brescia Gino Corioni, fa la seguente dichiarazione: " Se per caso i torti subiti dalla Roma li avesse subiti il Brescia, che ne ha subiti, l'arbitro Russo avrebbe preso sette in pagella". L' A.S Roma non è il Brescia Calcio, sa farsi sentire. Basta perpetrare vittimismo, la Roma non è la piccola fiammeraia , povera e infreddolita, ha la sua bella fabbrica di fiammiferi. Se la società giallorossa non è riuscita a vincere in questi anni, è solamente perché è vittima di sé stessa. D' altronde, D' Alema non tifa Juve.