Doveva essere vittoria contro Israele e vittoria è stata ma che brutta Italia.

Abbiamo vinto perché l'avversario era inferiore, ma abbiamo dovuto faticare parecchio, per avere la meglio di un modesto avversario e anzi abbiamo pure rischiato di subire un pareggio che sarebbe stato deleterio per le gare successive e per il morale.

Abbiamo giocato un primo tempo da dimenticare gioco inesistente, lento e prevedibile, sembrava come se fossimo convinti che prima o poi avremmo trovato modo di vincere la partita, abbiamo sottovalutato un avversario effettivamente modesto, ma che grazie al nostro atteggiamento in campo sembrava una squadra di fenomeni, e così negli spogliatoi è arrivata la strigliata di Ventura perché l'Italia del primo tempo era troppo brutta per essere vera. Così nel secondo tempo almeno c'è stato l'impegno la squadra è rientrata in campo con la voglia di fare e i risultati sono arrivati subito abbiamo segnato e creato una miriade di occasioni da gol, avendo però il difetto di non saperle sfruttare.

Abbiamo quindi raggiunto l'obiettivo prefissato ma se vogliamo essere la sorpresa del mondiale come proclamato da Ventura c'e' ancora molto da lavorare perché francamente non possiamo esultare per aver raggiunto il playoff per qualificarsi al mondiale, parliamoci chiaro: l'obiettivo era sicuramente un altro: il primato del girone, volevamo mostrare che la Spagna la potevamo ancora battere com'è successo agli Europei e invece siamo a gioire per aver raggiunto un playoff di qualificazione, allora viene la domanda spontanea: dove abbiamo sbagliato? Aspettative troppo alte? Ci siamo sopravvalutati ? 

Niente di tutto ciò, abbiamo semplicemente pensato di poter andare in Spagna a dire la nostra e giocarci la partita alla pari che abbiamo perso di vista il vero obiettivo ovvero avere quella umiltà e grinta che pochi mesi prima ci aveva permesso di fare un figurone all'europeo.

Vogliamo essere la sorpresa del mondiale ma al momento dobbiamo rimanere con i piedi per terra non fare voli pindarici e lavorare in ogni allenamento per ritornare la nazionale grintosa e combattiva dell'Europeo.