Il mondo del calcio giocato e quello da bar è pieno di personaggi coloriti e a volte di vere e proprie maschere di carnevale. I tifosi non sono tutti uguali e se la maggioranza di essi si identifica in una massa obiettiva, chiassosa ma rispettosa, esiste una minoranza spesso variegata e variopinta.

Per quanto concerne il Milan si può avere uno spaccato di questa tipologia grazie a Facebook o alla televisione. Se la maggioranza dei supporter rossoneri è contento dell'operato della Dirigenza per quanto concerne la campagna trasferimenti c'è sempre qualcuno che si vuole distinguere anche a costo di scadere nel ridicolo. C'è Walter C. ad esempio (credo che il nome sia inventato perché l'acronimo W.C. qualcosa vorrà pur dire...) che posta in continuazione le notizie più disparate (tra le sue Fonti, per ora, manca solo Topolino) purché portino nocumento ai colori rossoneri. Ovviamente, tale comportamento gli vale una sequenza interminabile di rispostacce. Il mondo è bello perché vario ma il sospetto che un po' di masochismo sia presente in queste figure è più che fondato. Ce ne sono molti altri, come scritto ma ciò su cui volevo concentrare l'attenzione del lettore è un fattore oggettivo e non soggettivo.

Negli ultimi giorni (due per l'esattezza) si è potuto assistere a delle vere e proprie acrobazie degne di un contorsionista della cosiddetta minoranza chiassosa sulla figura di André Silva, il giovane asso portoghese del Milan. Mentre sino al giorno prima lo si etichettava come il flop dell'estate milanista (38 milioni di Euro per fare un favore al potente Procuratore Mendes e via discorrendo...) dopo la sua impresa con doppietta contro i macedoni dello Shkendija sembra essere diventato imprescindibile in ogni formazione rossonera che scende in campo e perciò figurati che commenti sono arrivati alla notizia che a Crotone parte Cutrone titolare. Nessuno più di Vincenzo Montella conosce a fondo i propri calciatori e sa come è meglio gestirli. Il Milan ha di fronte a sé una stagione che si preannuncia piena di incontri settimanali (fra mercoledì, giovedì, sabati e domeniche) e il Mister di Pomigliano d'Arco ha predisposto più di una formazione titolare in modo che i suoi undici siano in grado di rifiatare al momento opportuno. Bisognerà abituarsi alla staffetta tra Cutrone e Silva, così come per i terzini Conti e Rodriguez con Abate e Antonelli, i centrali Musacchio, Zapata, Romagnoli e Bonucci, i centrocampisti e le ali per i quali esistono ancora delle surprise "attese" dal calciomercato. Al momento, l'unico atleta che è rimasto senza "partner" è Kessie visto e considerato che Sanches non si trasferirà dal Bayern al Milan. L'unica alternativa rimasta nella faretra rossonera è Josè Mauri (lo so, la cosa non entusiasma proprio nessuno ma al momento questo è ciò che purtroppo passa il convento) ma solo i lettori più attenti hanno avvertito questo problema. Vedendo l'ex atalantino giocare a pallone si è portati a pensare che sia un carroarmato che non si ferma mai e forse lo sarebbe ma senza carburante anche le macchine da guerra sono destinati a fermarsi. Per ora, il giovane rossonero originario della Costa d'Avorio ha fatto il pieno di incontri ma chissà fino a quanto potrà durare. Tremo al solo pensiero di cosa potrò mai leggere il giorno in cui Montella sarà costretto a schierare José Mauri.