Duro attacco di Andrij Shevchenko contro il Milan, o meglio contro il nuovo Milan e in particolar modo contro il mercato della compagine rossonera, mercato operato dal duo Fassone e Mirabelli.

L'ex Pallone d'Oro e bomber rossonero e attuale commissario tecnico della nazionale ucraina (il suo vice è in altra leggenda rossonera, ovvero Mauro Tassotti), che con il Milan da calciatore ha vinto, oltre al premio individuale del Pallone d'Oro, 1 Coppa Italia, 1 Campionato italiano, 1 Supercoppa Italiana, 1 Champions League e 1 Supercoppa Europea, ha dichiarato testualmente: "Milan, non so cosa aspettarmi. Ci sono due modi diversi per ottenere risultati: il modo programmato e il modo improvvisato. A mio parere ci sono azioni confusionarie al Milan, non esiste un piano stabilito. Mr. Montella aveva una certa visione e strategia, ma in questo lasso di tempo avrebbero dovuto muoversi velocemente. Poi ci sono così tanti nuovi calciatori per una certa posizione è un mese dopo e arriva un altro nello stesso ruolo. Queste sono decisioni improvvisate. Non posso sapere cosa diventeranno. Tuttavia auguro al club tutto il meglio, perché la considero ancora la mia squadra". Shevchenko l'ha fatta fuori dal vaso secondo me, come si suol dire.

Questo attacco può essere dettato anche dal profondo affetto che Shevchenko nutre per la vecchia proprietà, ovvero Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. Tra l'altro la critica è anche non corretta. Quando Shevchenko dice che il Milan compra un calciatore per una certa posizione e un mese dopo ne arriva un altro, si riferisce probabilmente a Kalinic e André Silva, ignorando e dimenticando che una squadra di calcio necessita di alternative. Il Milan ha venduto Bacca e Lapadula e li ha sostituiti con Kalinic e André Silva. Lo stesso Milan imperiale, con il quale Shevchenko giocava aveva in panchina giocatori del calibro di Rivaldo, Rui Costa, Redondo e Tomasson.
E giocava con Kakà dietro Shevchenko e Filippo Inzaghi. Era il Milan di un certo Ancelotti.
Era quel Milan che vinceva la Champions in quel di Manchester contro la Juventus ai rigori, con Shevchenko decisivo. Inoltre Shevchenko asserisce che il modo di fare del Milan è improvvisato. Niente di più sbagliato. Mi sembra un Milan con un progetto serio e trasparente, pensato e per niente improvvisato. L'organico del Milan l'anno scorso era mediocre, che non rispettava lo standard del Milan. Era necessario apportare delle modifiche alla rosa, modifiche importanti e sostanziali. Quando hai in rosa gente come Poli, Paletta, Vangioni, Bertolacci, Rodrigo Ely, e altri non da Milan, come si può pensare di non intervenire in maniera importante per far sì che il Milan torni competitivo e che possa lottare per le prime 4 posizioni in campionato? La scelta di Fassone, Mirabelli e della nuova proprietà è stata una scelta giusta, anche a fronte dell'investimento fatto di oltre un miliardo di euro per rilevare la maggioranza del Milan. Il Milan andava rilanciato e rinforzato. Certo, ci sono tanti nuovi calciatori che devono ambientarsi e amalgamarsi gli uni con gli altri, anche a livello tattico, lavorativo, ambientale, personale, e così via. Il Milan doveva tornare ad essere un club d'elite, un club da gotha del calcio. E mi sembra che la strada intrapresa sia quella giusta. Lo stesso Florentino Perez ha detto che il Milan si sta risvegliando e sta tornando. Quindi, le critiche di Shevchenko sono state ingiuste, è sbagliate a mio parere. Il Milan è tornato sulla bocca di tutti, è tornato a far parlare di se, non ha più paura di diventare grande, di tornare grande.

La strada intrapresa è quella giusta. Il verdetto lo darà il campo, ma il Milan sta tornando. E questo dà fastidio a molti.