Il gioco del calcio dal 2000 in poi ha subito un evoluzione difficilmente riproponibile in futuro. Non solo sono cambiati i moduli e gli schemi ma soprattutto sono cambiate le persone che frequentano il mondo del calcio, basta dare un occhiata nei vari campionati per rendersi conto di come la mappa geografica del mondo del pallone abbia subito un radicale cambiamento non solo a livello di Champion ma anche nei vari livelli nazionali. Squadre come il PSG o il Chelsea sono la dimostrazione che non esistono più i vecchi dogmi su vecchi club,ormai la potenza di un club soprattutto nel vecchio continente si basa sul cosi detto "fatturato". Appare quindi inopportuno parlare ancora di bandiere in questo nuovo mondo, nessuno di noi potrebbe realmente definire la carriera di Totti se a 26 anni avesse lasciato la Roma per il Milan o per il Real, discorso analogo va fatto per Daniele De Rossi per quasi 5/6 anni uno tra i 5 centrocampisti più forti al mondo.Per provare a fare un piccolo paragone basti pensare che Nesta dopo esser passato dalla Lazio al MIlan abbia incrementato il suo palmares di due 2 Champion's oltre che di altri svariati titoli, senza considerare la crescita anche tecnica che avuto il giocatore. Stesso discorso vale per Insigne il quale solo a sprazzi ha mostrato quello che è il proprio valore. Non convince neppure la tesi che i grandi giocatori emergono lo stesso se realmente forti, Baggio giocò in una Juve costruitta su di lui e vinse in ogni caso meno di quello che realmente avrebbe meritato perchè dopo il passaggio al Milan non abbe la fortuna di fermarsi in squadre di alto livello con grandi organici,visto che finì nell'Inter o il Bologna o il Brescia. Nel calcio moderno un calciatore per crescere ha bisogno di un contesto che è già vincente o comunque estremamente forte cosi da permettergli di essere subito importante e decisivo. Giocatori come Florenzi,Insigne,Bernardeschi,Belotti, inseriti in squadre come Juve,Real,Barca,Bayer,Chelsea,City andrebbero a crescere in maniera che difficilmente gli sarà concesso nelle attuali squadre. E' facile dire oggi che Insigne non è ai livelli di Del Piero o di Baggio alla loro età, senza però considerare che quest'ultimi erano pedine sicuramente fondamentali dentro però un sistema che prevedeva i campioni dell'epoca. Nesta al Milan trovò Maldini,Stam,Seedorf,Rui Costa,Inzaghi nonchè un grande allenatore come Ancelotti. Oggi Veratti si ritrova fulcro in una squadra come il PSG che nonostante il disastroso ritorno con il Barca ha sicuramente fatto una Champion di livello superiore.Ecco perchè non credo sia il caso di parlare più di Bandiere nel calcio moderno, poichè nessuna squadra può più assicurare quella competitività per molto tempo a nessun giocatore, non rimpiango Pogba alla Juve proprio perchè convinto che quest'ultimo abbia dato tutto quello che poteva dare alla Juve. Al giorno d'oggi è la squadra che vince non il singolo giocatore, e la squadra è composta da tutti i giocatori che fisicamente dopo 5 anni devono chi più chi meno cambiare luogo per rendere.