L'ultima giornata di campionato ci ha regalato una certezza: la Serie A è viva e competitiva. Negli ultimi tempi abbiamo screditato il campionato italiano. L’abbiamo retrocesso ad un campionato di serie inferiore, buono solamente per parcheggiare o ritrovare giocatori di altre squadre estere. Certo è che gli ultimi acquisti arrivati nella nostra massima serie non hanno di fatto aiutato a pensare diversamente. Andrè Silva su tutti, Sandro e Sagna del Benevento, Perisic all’Inter, Nani alla Lazio, Mustacchio e compagnia, hanno fatto del nostro campionato una creatura lenta e noiosa. Sapete la novità? Il campionato italiano si è risvegliato ed è l’unico in Europa dove c’è un testa a testa al vertice. Divertente e imprevedibile. Juve e Napoli viaggiano ad una velocità supersonica e se continuano così lo scudetto lo si raggiunge a quota 100 punti. Dietro di loro la lotta per l’ultimo posto in Champions e per andare in Europa League è più accesa che mai. Nel 2013 la Juventus di Antonio Conte toccò il record in campionato con ben 102 punti mentre la Roma arrivò seconda a 85. Una cosa pazzesca se pensiamo che l’anno prima sempre la Juve vinse lo scudetto contro il Milan con 84 punti e nel 2014 lo vinse con 87. Le inseguitrici per tenere il passo della Vecchia Signora si sono superate: in un campionato normale avrebbero vinto con una quota punti così alta, ma i bianconeri hanno alzato l’asticella e solo il Napoli li è stata dietro, anzi davanti. Con la vittoria di ieri sera nel derby campano, la squadra di Sarri è arrivata a 60 punti, uno in più della Juve e con una media di 2.60 punti a partita, mentre la Juve è seconda con una media di 2.56 punti. Praticamente il primo che sbaglia o allunga, o sorpassa. Elettrizzante. Ma in Europa, nei tanto decantati campionati esteri (per le loro squadre ricche di stelle e soldi), cosa succede?

In Premier League il Manchester City di Guardiola ha praticamente ucciso il campionato. Con ben 13 punti di distacco dai cugini guidati dal portoghese Mourinho e una media di 2.65 punti a partita contro i 2.15 del Manchester United e 1.96 media punti del Liverpool terzo in classifica in questo momento, fanno della Premier un campionato già finito, con lo scudetto cucito al petto ai Citizen per aprile.

In Germania il copione è lo stesso se non peggio. La supercorazzata guidata da Heynckes, il Bayern Monaco, padroneggia la Bundesliga con 53 punti, una media di 2.52 a partita. Le inseguitrici, sette squadre nell’arco di 4 punti, Leverkusen, RB Lipsia, Borussia Dortmund, Schalke 04, Eintracht, Augsburg e Borussia Mönchengladbach inseguono la capolista con 20 punti di distacco e una media di 1.66 punti a partita. Teniamo conto che il Bayer Leverkusen, seconda in classifica con 35 punti, è già fuori dai giochi scudetto. I bavaresi fanno un campionato allenante a parte, e con questa media potrebbero festeggiare lo scudetto a fine marzo.

La Spagna, terra del sole e Nazionale supervincente, con la sua Liga è uno dei campionati più venduti e visti in tutto il globo. Campioni e stelle di fama internazionale ogni fine settimana calcano i campi da calcio spagnoli facendo alzare l’indice di ascolto e il merchandising del campionato. Ma anche qui tutto sembrerebbe già delineato. Il Barcellona di Messi, la pulce, viaggia in solitaria li in vetta al campionato con 58 punti e una media di 2.64 punti a partita. Secondo c’è l'Atletico Madrid con 49 punti e una media di 2.23 punti a partita. Vero è che il Real Madrid, antagonista da sempre dei blaugrana, quest'anno proprio non c'è mai stato e non abbiamo potuto vedere la solita bagarre tra le due corazzate spagnole, causa una rosa a fine ciclo, e ha un distacco di ben 19 punti. Ciao ciao Zizou.

In Francia il PSG, con 11 punti di distacco dalla seconda Olympique Marsiglia, lo danno già per scudettato e pronto ai festeggiamenti. In Europa i maggiori campionati di calcio hanno già un ipotetico vincitore, in Italia è una corsa a due. Mancheranno le stelle nel nostro calcio, ma se ci si vuole divertire ed emozionare bisogna andare nel bel Paese e aspettare lo scontro diretto del 22 aprile.