Tre giri dalla fine del gran premio Marquez fa il miracolo dalla diciottesima posizione e dopo aver fatto letteralmente a sportellate con vari piloti, tra lui e la quinta posizione c’è solo il Dottore.
Lo spagnolo non aspetta un attimo, la lucidità la ha lasciata ai box e alla curva 13, sarà un caso?, entra in tackle tra la gamba destra di Rossi e la sua Yamaha. Tutti e due vanno larghi, ovviamente mistero, lo spagnolo non cade prendendo anche una scia di bagnato,ma Rossi, chiuso e senza più pista finisce sull’erba e cade. Lo spagnolo si scusa, per la terza volta con un pilota, e continua la sua gara.

E’ difficile da raccontare quanto successo in Argentina, nel GP di Termas de Rio Hondo, a partire dal nome del vincitore Cal Crutchlow.
Iniziando dalla partenza, quando a dieci minuti dall’inizio, tutti i piloti tranne HazardMiller, che azzarda le slick sia in prova strappando la pole all’ultimo secondo a Pedrosa, sia sulla griglia di partenza. La pista va per asciugarsi e le due gocce di pioggia che bagnano il paddok spaventano i riders che cambiano al volo tutti le moto. Miller rimane sulla sua casella davanti a tutti mentre gli altri piloti vengono arretrati, per penalità di cambio moto, sulla griglia di 50 metri. Si parte dopo dieci minuti di attesa per il giro di warm up, ma al riposizionamento la Honda di Marc Marquez si spegne. Lo spagnolo lascia la sua casella sulla griglia e dopo pochi metri e qualche saltello riaccende il suo bolide. Entrano in pista due commissari che gli intimano di andare in pit lane ma la “volpe catalana” fa finta di non capire, fa un pezzo in contromano, riscende dalla moto e si riposiziona perfettamente in griglia. Si parte finalmente e dopo un solo giro Miller è già riagguantato dal resto del gruppo. Al secondo giro Marquez prende la prima posizione e lascia indietro tutti di quasi tre secondi. Al sesto giro, la commissione di gara, lo richiama per un ride through. Rientra subito e perde diciotto posizioni, al rientro il degenero.
Il pilota della Honda si rende protagonista di una rimonta sensazionale, il più veloce è lui, anche se per passare l’Aprila di Aleix Espargaro lo tampona entrandoli tra la gamba destra e la moto, i due per poco non cadono e Marquez dopo due giri viene penalizzato dovendo lasciare la posizione rubata al connazionale.
Intanto lì davanti, con i big in enorme difficoltà, si forma un quartetto del tutto inedito, con Jack Miller che difende i venticinque punti da Rins, Zarco e Crutchlow
I quattro se le danno provando sorpassi, controsorpassi, staccate e pure qualche dritto dovute alla pista bagnata fuori dalla scia asciutta. Intorno a sei giri dalla fine la Ducati clienti di Miller alza bandiera bianca e Zarco non tiene il passo dell’inglese e dello spagnolo che lascia solamente all’ultimo giro la prima posizione al nuovo leader del campionato Crutchlow. Complimenti a lui e al team di Cecchinello.

Marquez è scatenato, gira in 1.39.700, un secondo più veloce di tutti, ma a tre giri dalla fine combina il pasticcio sul Dottore. Finirà la gara in quinta posizione, superando all’ultima curva Vinales,ma la direzione gara gli infliggerà una penalità di trenta secondi, che guarda caso lo vede di una posizione davanti al diciannovesimo Rossi. Fuori dalla zona punti e con tre penalità il pilota spagnolo,sceso dal suo cavallo d’acciaio, con una delegazione Honda prova a chiedere scusa a Valentino, ma Uccio, lo ferma all’ingresso dei box invitandolo ad andarsene senza proferire parola.

Nel 2015 tutto iniziò proprio qui in Argentina, dove il numero 46 è amato come un giocatore di calcio. Purtroppo sappiamo pure come andò a finire.

MOTO3 Aspetti Canet, Martin e Bastianini e invece ti ritrovi una gara da motogp con sul gradino più alto l’italiano Bezzecchi che mette a segno la sua prima vittoria di moto3. Perché un GP da motogp? E’ raro vedere nella categoria più bassa poca bagarre e un distacco di quasi +8.00 sec. Completa il podio Canet e Di Giannantonio. Delude davanti al suo pubblico Rodrigo, nonostante la bella partenza chiude nono. Martin nel giro di warm up decide di montare le slick e parte dalla pit lane: grande recupero fino alla undiciesima posizione.

MOTO2 Dopo la bellissima bagarre della prima gara tra Bagnaia e Baldassarri, l’italiano della VR46 SKY delude le aspettative arrivando nono. Vince Pasini, sfoggiando una bellissima gara partendo quarto in griglia recuperando quattro posizioni in due giri. Secondo Viege e chiude il podio Oliveira.

FORMULA 1 Vettel compie un autentico capolavoro. Non è il più veloce in gara, anche se conquista una pole position spettacolare il sabato. Il Ferrarista mette a segno una bellissima doppietta dopo il GP di Australia e la strategia Ferrari e la gomma super usurata non lo tradiscono. Rimane in vetta quasi tutta la gara, tranne quando fa il cambio gomme e rifornimento, ma in pochi giri riprende Hamilton e lo lascia dietro. Ultimi giri da cardiopalma quando Bottas gli recupera sette secondi e all’ultimo giro prova il sorpasso su una Ferrari stanca. Il tedesco resiste all’attacco e chiama in preghiera tutti i suoi cavalli che gli permettono di finire la gara a meno di un secondo dalla Mercedes.

Sfortuna per Raikkonen che era protagonista di un’ottima gara. Si ferma ai box ma la ruota posteriore sinistra non si svita, facendo andare il confusione il computer che gli da semaforo verde. Sfortunatamente in piena accelerazione investe un meccanico addetto alla ruota sinistra che riporterà la frattura di tibia e perone.

Hamilton decisamente più veloce di tutti ma partire nono e il traffico in pista lo limitano molto.

Grazie

ILPARLAFUS

PS: Informazioni aggiuntive si ringrazia Fede