Scontro al vertice fra 2 squadre che fanno ritornare in mente gli anni in cui la lotta al vertice veniva attesa come lo scontro che decideva le sorti di un campionato.

Erano i tempi di Boninsegna, Mazzola, Sivori, Bettega, Zoff, Matthaus, ed erano tempi in cui lo scontro fra Juventus ed Inter era sempre uno scontro per decidere le sorti di un campionato. Oggi L'inter ritorna, dopo qualche anno, a far parlare con un certo interesse del derby d'Italia, perché se un altro interesse c'è è merito dell'Inter.
E' innegabile che la squadra milanese ritorna ad essere protagonista e da imbattuta va a far visita alla pluriscudettata Juve, Inter che incute rispetto e paura alla Juve anche se si gioca a Torino.
Un risultato positivo della Beneamata non vuol dire solo non aver perso, ma anche emettere il segnale forte che se qualcuno vuole andare avanti a far progetti di come si arriva primi per la vincita dello scudetto c'è adesso quella nerazzurra che non era altro che (forse) da quarto posto.

Si potrebbe anche perdere ma se succede con onore e lottando a viso aperto il segnale rimane lo stesso.
Oggi c'è il VAR e tante paure di un arbitraggio a favore o "distratto" non esiste più. Ognuno può esprimere la propria opinione ed essere contrari come qualche giocatore o dirigente della Juve, ma è anche altrettanto vero che il verdetto della tecnologia non può essere nascosto e se è stato introdotto per levare dubbi e non più esprimere più le proprie impressioni. Impressioni che erano scaturite da un cervello umano, in attimo sotto l'influenza di 50.000 spettatori e al giudizio di dirigenti e presidente più o meno potenti e che potavano influire sul percorso della carriera di arbitro.

La partita di stasera sarà finalmente un ritorno allo scontro far due squadre che dovranno dimostrare di essere più forte dell'altra senza che fattori esterni potranno condizionarla. 

La mia impressione è quella che chi vincerà, anche sul piano del gioco e della supremazia in campo lo farà, non in solo reparto, ma nel complesso di squadra. Non potrà esserci un centrocampo dominante se la difesa non sarà all'altezza così come non potrà giocare bene l'attacco se il centrocampo non saprà fare la superiorità numerica.

In questo vedo leggermente avanti l'Inter, anche se gioca fuori casa, ma la vedo più rocciosa nei vari reparti con un centrocampo in grado di dare e proporre diverse soluzioni, per fantasia e convinzione tattica, in avanti per la realizzazione finale del gol.