Antonio Conte sarebbe sotto stretta osservazione del presidente Abramovich, con cui non ha proprio un ottimo rapporto, ma non c'è ad oggi un pensiero sull'esonero del salentino, visto che il presidente dei Blues ci metterebbe meno di un batter d'occhio a cacciare qualsiasi tecnico, anche fosse il più bravo al mondo, Mourinho insegna.
Certo da qui a dire che Antonio Conte sia sulla graticola ce ne vuole, ma neanche su una sedia comoda dove poter tranquillamente adagiarsi.

In Premier League il suo Chelsea è al quarto posto distante dal Manchester City primo in classifica di ben nove lunghezze. Sei vittorie, un pareggio e tre sconfitte. Le sconfitte sono quelle che hanno allarmato la società del club londinese, specialmente quella del 12 Agosto in casa contro il Burnley 2-3. Il 30 Settembre in casa nel big match contro il Manchester City per 0-1, il 12 ottobre contro il fanalino di coda Crystal Palace 2-1.

Ricordiamo un aneddoto del presidente Abramovich, molti raccontano di un suo viaggio a Londra, nell'estate del 2003 per affari, così che sorvolando lo Stanford Bridge decise di mettere mano al portafogli per comprare la squadra di quello stadio, cioè il Chelsea.
Una cosa che forse pochi sanno è che Abramovich la sua prima partita di calcio la vide al Old Trafford dove era in campo il Manchester United, ma in quel periodo la squadra dei Red Devils non era in vendita, ma in una intervista disse: "Mi piacerebbe comprare un club da queste parti", così come dicevamo prima sorvolando lo Stanford Bridge, chiese informazioni sul club, se c'era la possibilità di acquistarlo, gli fu chiesto 65 milioni di sterline, Abramovich non ci pensò due volte e rilevò il club.
Una cosa pazzesca solo a pensarci, furono i 279 milioni in 60 giorni. 163 li ha usati per acquisire la società e ripianare i debiti e gli altri per collezionare giocatori che non voleva, visto che i giocatori richiesti erano ben altri, gente del calibro di Alessandro Nesta, Ronaldinho e Thierry Henry, invece si è trovato Glen Johnson, Alexey Smertin, Geremi, Juan Sebastián Verón, Damien Duff, Wayne Bridge, Joe Cole, Adrian Mutu, Hernán Crespo, Scott Parker e Claude Makelele.
Pensava di ingaggiare Alex Ferguson ed è inciampato in José Mourinho. La sua fortuna. Quello che vuole (quasi sempre) lo ottiene. Ha tentanto di prendere Lionel Messi nell'estate del 2016, 130 milioni al Barcellona e 50 l'anno al giocatore, ma niente da fare il Barcellona resiste e rifiuta. Questa estate ha contattato il Real Madrid chiedendo Cristiano Ronaldo in cambio alla pari Eden Hazard, visto che il belga ha un valore di 150 milioni di Euro, ma anche dai blancos la risposta è stata negativa, pronto comunque a ripresentarsi a fine stagione a tentare di nuovo l'offerta.

Tutto questo però potrebbe avvenire con l'addio di Antonio Conte e l'approdo, udite udite, di Massimiliano Allegri sulla panchina del Chelsea a partire da giugno 2018. Questa notizia ha fatto il giro dei tabloid inglesi, pronti a scommettere sul tecnico di Livorno come primo sostituto del salentino.
Ricordiamo che prima dell'addio di Antonio Conte alla Juve nell'estate 2015, il Chelsea stava per puntare proprio su Max Allegri, pronto a dire si ai blues, salvo poi ritrovarsi dietro a Conte nelle preferenze, una volta che il tecnico salentino lasciò la Juventus, così ci fu il cambio di consegne, con Allegri contestato a Torino e Conte festeggiato a Stanford Bridge.

Perché Abramovich vuole puntare sul tecnico juventino? Non è un mister che la differenza tra Conte e Allegri sia nelle finali di Champions conquistate dal tecnico livornese, visto che in tre anni due finali non sono roba da tutti. Antonio Conte, da parte sua invece, non ha mai conquistato una finale di Champions, ma mettiamoci anche che le sue tre Juventus, non hanno mai fatto bella figura nelle coppe Europee, visto che togliendo la stagione 2011-2012 dove non fece le coppe, nel 2012-2013 arriva ai quarti di finale in Champions, buttato fuori dal Bayern Monaco con un doppio 2-0 sia all'andata che al ritorno.
Nella stagione 2013-2014 arriva terzo al girone di Champions e scende in Europa League dove arriva in semifinale, poi persa contro il Benfica, sconfitta per 2-1 in portogallo e uno scialbo 0-0 allo Stadium, Benfica in finale e Juve a casa.
Poi come sappiamo l'addio e l'arrivo di Allegri. La Juventus non nasconde il suo apprezzamento verso il tecnico della Lazio Simone Inzaghi, giovane dalle grandi potenzialità, vedendolo il tecnico perfetto per la Juventus 2018-2019, salutando Allegri che sembra aver chiesto al club bianconero di essere lasciato libero dalla prossima stagione, cosa che Agnelli in primis è pronto ad accontentare.