Mentre il tormentone Schick non vede ancora la parola fine, alla Samp sale il cattedra il bomber evergreen Fabio Quagliarella.

Non sono qui a mettere in discussione le qualità del giovane mancino, considerato dagli addetti ai lavori come uno dei giovani più interessanti, ma ad esaltare la volontà del grande campione Fabio Quagliarella.

Sì, proprio l'attaccante partenopeo, Campione di umiltà, il tipico attaccante che piace a noi amanti di quel calcio che non esiste più, noi ultimi romantici, che esultavamo ai goal del grande Dario Hubner o di Antonio Di Natale, campioni mai espressi in grandi Club, ma che hanno fatto la fortuna delle provinciali, che fino all'ultimo minuto di carriera hanno dato il massimo, Professionisti veri e soprattutto Uomini veri.

Alla prima giornata, quest'ultimo ambasciatore di un calcio che non c'è più ha messo a segno una doppietta che pesa come un macigno, sia a livello personale (che lo candida come uno dei papabili capocannonieri di questa stagione), che per questa Samp, purtroppo ostaggio dell'istrionico presidente Ferrero (ottimo showman), ma che ad ogni sua dichiarazione fa di tutto per seguire le orme del sempre meno amato presidente Zamparini.

Detto ciò, speriamo vivamente che nessuno bussi alla porta della Samp con un 'offerta concreta in questi ultimi giorni di mercato per Schick, il giocatore merita un'altra stagione a Genova, sia per la squadra che a livello personale, sempre sperando che non pecchi di presunzione, ma che faccia suoi gli insegnamenti di un grande Campione come Quagliarella.