Il Napoli ha raggiunto il suo secondo obiettivo stagionale: uscire da tutte le coppe. L’obiettivo principale e unico della stagione è sempre stato solamente vincere il campionato.Aghata Christie, nota scrittrice di gialli di inizio ‘900 dalla cui penna nacque il famosissimo investigatore belga Hercule Poirot, diceva: "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova". Mercato inesistente sia in estate sia in inverno, rosa corta studiata per affrontare una sola competizione e titolari in campo soltanto nelle partite di Serie A fanno di tutti questi indizi la prova definitiva che al Napoli delle coppe non è mai importato niente. Sarri poi ci ha messo del suo. Le sue doti di grande allenatore non si discutono, la sua squadra gioca un bel calcio e in tutta Europa solo il Manchester city lo supera per tecnica e tattica. Ma quando l’allenatore toscano è davanti alle telecamere ed a un microfono sembra recitare sempre lo stesso copione.

Le squadre di oggi si esprimono in fatturato, chi guadagna di più vince: le strutture private portano più soldi e miglior organizzazione. Il Napoli ha il quinto monte ingaggi e oggi abbiamo giocato contro una squadra che guadagna cinque o sei volte tanto.

Giocare alle 12.30 mi fa schifo, giocare alle 20.45 non mi piace, giocare ogni tre giorni è una cosa da pazzi, uscire dalla Champions e venire a giocare in Europa League è immorale e antisportivo… 

Insomma Sarri, così rovini l’immagine del calcio italiano...

In questo momento siamo al minimo storico, il ranking FIFA ci vede al 14esimo posto e siamo fuori dal Mondiale di Russia. Il ranking delle squadre di club Uefa vede la Juve, unica nota positiva, al quinto posto, e la seconda delle italiane proprio il Napoli al 16esimo. Mister Sarri, si ricordi che un club per essere grande deve sempre lottare su tutti i fronti su cui è impegnato. Onorare le competizioni di cui fa parte è un obbligo morale e sportivo, e sinceramente vedere una squadra forte come quella partenopea fare certe figuracce in Europa ha fatto male. Il club azzurro ha le possibilità economiche per poter affrontare Coppa Italia, Champions League e campionato.

Vincere un solo anno lo scudetto e poi ripiombare nelle retrovie del calcio non serve. L’Europa porta soldi e la Juventus, come dice lei, se ha un fatturato enorme lo deve ad anni che passa sempre il girone di qualificazione e ha fatto due finali in Champions. Le stesse squadre milanesi da quando non hanno più i soldi dell’Europa non hanno più le entrate dei grandi club. Organizzazione e pianificazione attraverso i risultati sportivi e fuori dal campo sono alla base del calcio moderno. Sfortunatamente per tutti e le future generazioni, il calcio romantico è morto. Lamentarsi non serve a niente, ma capisco anche che è l’unica arma, fuori dal campo, che le è rimasta, e continuando così fa solo il male del calcio italiano. Grazie

ILPARLAFUS