La sconfitta del Napoli e la retrocessione nell'Europa minore oltre a dare spunti interessanti di analisi porta alla scoperta che il tecnico napoletano è umano e può sbagliare.
Sembrava intoccabile per il gioco spettacolare ed esente da ogni critica come l'Arrigo del Milan dominatore, invece ecco che la parola crisi si abbatte su di lui e sulla squadra.
Poteri magici del calcio, il Napoli se non è in crisi sta attraversando un periodo di difficoltà che fino ad ora col tecnico toscano era tabù. Il gioco è troppo lento e di conseguenza molto prevedibile, i giocatori uomini, non automi, sono a terra dal punto di vista del morale, gli ultimi risultati si fanno sentire, forse l'autostima comincia a vacillare.

Ora viene il difficile per squadra e allenatore, bisogna gestire il primo momento di difficoltà e uscirne fuori. Il tecnico dovrà mostrare anche altre doti fuori dagli schemi, toccare i tasti giusti per fare ripartire il Napoli. Il colpo è  stato forte, la botta esplosiva, rialzarsi è un obbligo. In fretta per non buttare via tutto il lavoro, sarebbe un peccato mortale. 

Sacchi ha vinto, a Castel Volturno ancora niente, per farlo serve lavoro, meno chiacchiere e un po' di umanità, la supponenza e a volte arroganza poi si paga a caro prezzo.
Il calcio ti dà e ti leva in un attimo, speriamo che la lezione sia servita. In caso positivo ci sarà subito domenica una risposta.