Come nella grande opera di Eduardo questi saranno tre giorni di notevole importanza per il futuro del Napoli, forse quelli più importanti della sua storia. Il sabato sa tanto di sabato del villaggio, di quell'attesa del piacere che ha trovato nello scavetto di Mertens la massima espressione della felicità. Sarri, Mertens e Rog hanno conquistato l'olimpico in un'apoteosi tecnico-tattica che a tratti rasentava la perfezione. Poi, però, viene la Domenica, viene il momento,nel giorno di festa per eccellenza ,di raccogliere le idee, di tornare a concentrarsi sulla partita che a Napoli vale la storia. E quando a Napoli ti giochi la storia, diventi immortale, se diventi immortale a Napoli capisci come si sente Dio e questa è la domenica per chi vuole ambire ad esserlo. E poi, poi c'è il lunedì, il giorno in cui si torna al lavoro, il giorno in cui l'operaio, l'avvocato, il tassista si ritrovano tutti uguali, tutti a lavoro. Almeno chi ce l'ha e Napoli sono pochi. Ecco, appunto, il lavoro. Voi non fate semplicemente un lavoro, il vostro lavoro serve a dare un senso a tutti coloro che lavorano e si sacrificano per seguire una passione, e saranno quasi 60000 su quegli spalti, milioni davanti alle TV . A tutti loro tu devi dare la speranza che i loro lunedì possano essere sempre migliori, che Davide batte ancora Golia, che Napoli possa per una volta nella sua storia calcistica sentirsi in cima al mondo. Tornando ad Eduardo, speriamo tutti che Sarri e i suoi uomini tirino fuori dalla scatola, "la grande magia".