Ho come l’impressione che si stia facendo davvero tanta confusione intorno al fenomeno Balotelli. Che da “fenomeno” in quanto raro calciatore con qualità fuori dal comune, è ormai diventato “fenomeno” da circo. Capisco l’esigenza mediatica di sopravvivere alla carenza di grandi calciatori a cui dobbiamo rassegnarci, ma accanirsi così su un ragazzo tanto fragile mi pare davvero eccessivo. Attenzione, lungi da me difendere il più indifendibile tra tutti. Quando parlo di accanimento intendo mandare messaggi poco chiari, e spesso contraddittori, a un ragazzo fragile (nonostante tutto). Che senso ha stigmatizzare le minacce all’arbitro, riempirsi la bocca con il solito “non cambierà mai”, elogiare il Milan che non ha fatto ricorso (anche se in verità lo ha chiesto salvo poi rinunciare dopo aver letto le frasi riportate sul referto. Impossibile da difendere), concordare interviste personalizzate per chiedere scusa precisando “non ho mica ammazzato nessuno” (no, hai solo minacciato l’intenzione di farlo) et cetera et cetera…. e poi? Il nostro eroe si procura un calcio di rigore atterrando con abile maestria il difensore dell’Ajax e via tutti a sottolineare come da solo abbia salvato il Milan. Come da solo abbia “zittito” l’Amsterdam Arena. Per quale motivo non aiutarlo a crescere spiegandogli che portare il dito alla bocca verso i tifosi avversari arrabbiati per un rigore guadagnato con l’inganno non è come reagire a chi ti insulta tutta la partita. È arroganza, non bravura come gli stessi media che lo bacchettano hanno sottolineato. Ma che senso ha? Le regole, l’educazione (sportiva e non), il comportamento si basano su certezze, non sulla relatività e sulla interpretazione. Che cavolo di interesse ha uno come Balotelli a comportarsi in maniera decente se tanto gli basta segnare e giocare bene per far dimenticare tutto? Il bello di tutto questo è che, secondo me, si ha l’assurda pretesa di trasformare in bravo ragazzo un giocatore più forte della media. Ma è davvero necessario? Cioè, interessa davvero a qualcuno che Balotelli diventi Mario Teresa di Calcutta? La risposta l’ha data Prandelli. Il codice etico vale fino a un certo punto. Se Osvaldo diserta una premiazione salta a piè pari la Confederations Cup. Se Balotelli minaccia di morte un arbitro ci attacchiamo a un cavillo tipo “ma la squalifica è tecnicamente finita prima delle prossime convocazioni” e quindi… lo convoco. La verità è che Balotelli è come l’educazione. Non avrà mai mezze misure. Come dice Tata Lucia al bambino vanno dati messaggi chiari e comprensibili. O Bianco o Nero. Speriamo solo che non venga squalificata per razzismo. www.disinformazionesportiva.com