Inauguro, a partire da oggi, una rubrica dopo ogni giornata di campionato della Serie A. Ho preferito attendere 2 mesi pieni di campionato per meglio comprendere le dinamiche delle varie squadre. Da oggi le idee mi sono ben più chiare. Questo decimo turno non ci ha regalato grosse sorprese: tutte vincenti le prime 5 della graduatoria, tutte perdenti le ultime 6. Nel mezzo abbiam visto la rinascita del Milan a Verona, sponda Chievo, e sprofondare il Toro a Firenze. 

Partiamo dalle prime della classe: 

Il Napoli ha vinto soffrendo anche troppo dopo il gol di Izzo. Due sono gli aspetti rilevanti a mio avviso. Il primo è che il Napoli quest'anno se non domina vince ugualmente. Anche quando soffre, anche quando non chiude le partite. Ecco quello scalino in più che doveva fare e che ha fatto la squadra di Sarri. Il secondo aspetto è che siamo a fine Ottobre e il trio delle meraviglie Insigne Mertens Callejon non ha saltato mezza partita e sono già stanchi. Ecco il problema del Napoli. Se per Milik si può recriminare solo contro la sfortuna e per Ounas vale il discorso di Rog 2016/2017, Giaccherini è scomparso. Mi chiedo: che senso ha tenere un calciatore sul quale non si nutre alcuna aspettativa? Non era meglio cederlo e acquistare un vice Callejon? 

La Juventus ha vinto 4-1 in casa contro la Spal. Il risultato è tondo come quello di Udine ma sinceramnete questa Juve ancora non mi convince. A Udine ha pareggiato 1-1 grazie ad una autorete beffarda, poi pur giocando in 10 ha segnato il 2-3 e il 2-4 da da calcio piazzato. Ieri è servita una doppia magia: prima quella di Bernardeschi e poi una punizione di Dybala. Se si va a vedere poi il 3-1 di Higuain è su un batti e ribatti in area dopo calcio d'angolo. Questa Juve è sicuramente la squadra più forte e completa della Serie A, ma mi sembra ancora troppo aggrappata alle giocate dei singoli. Non si vede o quantomeno io non ho ancora capito se ha una trama di gioco. E quest'anno che tante squadre si sono rinforzate, la giocata del singolo può non bastare soprattutto se la difesa non è più quella granitica degli anni passati.

L'Inter finalmente ha vinto convincendo. 65 anche 70 minuti di bel gioco, poi Handanovic si rilassa , la Samp la riapre e Quagliarella fa venire a tutti le palpitazioni. Tuttavia c'è da dire che dopo il gol di Quagliarella le occasioni per la Samp non sono fioccate, tuttavia nell'aria nerazzurra aleggiano ancora gli spettri 2016/2017. Se Spalletti riuscirà ad elimarli in modo definitivo, a dare sempre più sicurezza, l'Inter è sicuramnete una serie candidata ai primi 4 posti. A patto che uomini chiave come Icardi, Borja, o anche uno dei due centrali non abbia infortuni più o meno seri. La coperta è troppo corta e a Gennaio indovinare l'acquisto è sempre diffcilissimo.

La Lazio è sicuramente la più bella sorpresa del campionato. Purtroppo nessuno ne parla seriamente, ma il buon Simone deve ancora inserire Nani e Felipe Anderson, non due mezzi giocatori. Credo che quando avrà recuperato tutti gli effettivi la Lazio sia davvero un top team. Ieri sera il primo tempo è stato spettacolare. Fosse finito 0-3 ma anche 0-4 c'era ben poco da dire. Il secondo tempo la Lazio ha abbassato troppo i ritmi e il Bologna accorciando le distanze ha preso un pò di fiducia. Ma anche qui, come per l'inter, non ci sono state parate particolari di Strakosha. Solo qualche brivido, niente di più.

Infine, ho inserito la Roma perchè a mio avviso credo che la squadra di Eusebio Di Francesco sia stata un po troppo bistrattata dalla critica, soprattutto dopo lo 0-0 di coppa all'esordio contro l'Atletico Madrid. Tuttavia la Roma ha un percorso nettissimo: 7 vittorie e 2 sconfitte con Inter e Napoli, e in entrambe le sconfitte è forte il rammarico giallorosso per i ben 5 legni presi. Soprattutto nei big match la fortuna è un elemento importante, basta solo ricordare il tiro di Zaza deviato in rete che valse mezzo scudetto alla Juve nello scontro diretto contro il Napoli di un paio di anni fa. Ieri sera la Roma non ha incantato ma non ha mai rischiato. E' la squadra che ha subito meno reti in campionato , 5 (di cui 3 solo contro l'Inter), ma segna poco, pochissimo. E' vero che manca ancora Schick, che Defrel si è infortunato, così come Perotti ed El Shaarawy. E' altrettanto vero però che i centrocampisti ancora non sono andati a segno quest'anno. Una volta che si sbloccheranno loro, la Roma darà sicuramente da filo da torcere a tutte le prime 4 della classe, cosa che ad inizio anno non sembrava vero a nessuno.