Il sogno di ogni ragazzino è quello di fare gol. Quello del portiere non è certamente il ruolo prescelto, soprattutto se ti trovi nella terra di Pelè, Garrincha, Ronaldo ‘O fenomeno’, Zico e Romario. C’è pero un estremo difensore di Pato Branco che riuscì ad entrare nella leggenda grazie al suo piede destro.

Ceni muove i primi passi nelle giovanili del Sinop e nel 1990  viene promosso terzo portiere del club. Alla prima giornata del campionato statale del Mato Grosso si fanno male entrambi i portieri e arriva l’occasione della vita. Alla prima da titolare con i biancoblù, contro il Caceres esordisce alla grande parando anche un rigore. Termina la stagione come una delle rivelazioni del campionato del Mato Grosso e viene indicato per un provino con il Sao Paulo. Inolte grazie alla predilezione di Gilberto Moraes Sanches, preparatore dei portieri e portiere dei rossoneri negli anni ’60, fa il suo ingresso in squadra a settembre del 1990.

Nel top club brasiliano inizia ,come è logico, da terzo portiere, dietro nelle gerarchie dell’allenatore rispetto al leggendario Zetti ed a Gilmar. Per oltre 7 anni accetta le numerose panchine e disputa solo pochi incontri nel Paulistao. Nel 1997, dopo una lunga attesa, all’età di 24 anni gioca da titolare il suo primo Brasileirao. Da lì in poi non abbandona più la porta del club fino al 2015, fino a raggiungere quota 1.191 presenze il Sao Paolo, superando il record di presenze con unico club detenuto Noel Billie col LInfield. Inoltre riguardo alle presenze totali, ben 1237 è secondo solo alla leggenda del calcio britannico Peter Shilton (1390) nella classifica mondiale.

La sua carriera è coronata da un palmarès di tutto rispetto: 2 Libertadores, 3 Brasileirao, 3 paulisti, 3 intercontinentali (1 mondiale per club) e un Mondiale, vinto da secondo portiere col Brasile. Il tratto distintivo di Ceni sono le sue grandi doti nel battere rigori e punizioni. Queste qualità sono state affinate continuamente dal brasiliano, fino a renderlo il terrore dei numeri 1 avversari. Quando il San Paolo andava ai rigori, Ceni era un vero mago del dischetto, con un margine di errore praticamente nullo, se si pensa che ha compiuto un solo errore dagli 11 metri, arrivato solo nel 2010 contro i peruviani dell'Universitario. L’incredibile precisione delle sue conclusioni e la continua fame di gol lo hanno portato ad infrangere il record di reti segnate, detenuto da Chilavert (68, realizzando il sogno di divenire numero 1 tra 1 numeri 1 per gol realizzati: 131, tra cui 61 su punizione e 69 su rigore.

In squadra era un leader carismatico, capitano storico del club e autorizzato anche a discorsi motivazionali. Ceni però venne assorbito dal mito di portiere goleador, venendo sottovalutate invece le sue grandi abilità tra i pali, che lo rendono uno dei migliori portieri brasiliani di sempre. In Nazionale conta 16 presenze ed una vita da comprimario di Dida. La sua miglior prestazione con il club paulista tra i pali è di gran lunga quella contro il Liverpool nel Mondiale per Club, vinto per 1-0 dal San Paolo, in cui respinse i numerosi assalti di Gerrard e compagni, vincendo il trofeo e guadagnandosi il premio di miglior portiere. Il portiere brasiliano appende gli scarpini al chiodo il 12 dicembre del 2015 ed intraprende la carriera da allenatore tra le fila dello stesso  club, venendo esonerato dopo 8 mesi.