Si sa, ogni commissario tecnico quando deve diramare le convocazioni per Mondiali, Europei o per qualsiasi competizione ha sempre dei dubbi sulla lista dei 23 a cui affidarsi.
Più si alza il livello della Nazionale e, ovviamente, ci si immagina che le difficoltà si rifacciano alla grande qualità dei giocatori di cui dispone.
E così dovrebbe essere anche per l'Inghilterra. E da un certo punto di vista lo è.

A centrocampo e in attacco infatti i Leoni hanno l'imbarazzo della scelta, in difesa i problemi non sono grandissimi. I grattacapi Gareth Southgate li ha in porta. Perché a due mesi esatti dalla gara d'esordio, il 18 aprile alle 20 contro la non irresistibile Tunisia, il commissario tecnico inglese non sa ancora quale sarà il suo numero 1.
Incertezza data dalle scarse prestazioni dei quattro portieri che erano stati indicati come i possibili alfieri della porta inglese per il mondiale russo. Joe Hart, Jordan Pickford, Jack Butland e Fraser Forster stanno infatti tutti deludendo nei rispettivi club in questa stagione e non garantiscono il massimo dell'affidabilità.
Partiamo da Hart. L'ex portiere di Manchester City e Torino sta vivendo come la sua squadra una stagione tutt'altro che fortunata. Oltre ai 35 gol in 20 presenze, quasi 2 a partita, Hart tra dicembre e marzo è finito in panchina, ritornando tra i titolari il 10 marzo nella sconfitta per 3-0 contro il Burnley. Pickford era, e forse lo è ancora, il portiere già designato per essere il titolare dell'Inghilterra. Ma le aspettative di inizio campionato sono state tradite. Forse anche un po' per il costo troppo esoso del cartellino del classe '94, pagato dall'Everton la scorsa estate quasi 30 milioni di sterline (contando i bonus) per strapparlo al retrocesso Sunderland. Acquisto che lo ha fatto diventare il portiere più pagato nella storia del calcio britannico, facendo così esplodere le aspettative nei suoi confronti.
L'Everton però ha iniziato la stagione in maniera disastrosa, passando dall'essere la possibile outsider in testa alla classifica a dover usicre dalla zona retrocessione cambiando allenatore in corsa. E in questo ciclone è finito anche Pickford che in 34 presenze ha incassato 54 reti. Gol al passivo che però potrebbero essere stati anche di più senza il 24enne, risultato decisivo soprattutto nell'ultimo mese. Se le quotazioni dell'ex Sunderland sembrano salire, quelle di Butland e Forster invece calano a picco.
Per il primo non sono solo le statistiche a parlare. I 57 gol subiti in 31 partite raccontano anche altro, ovvero prestazioni deludenti, con tanta insicurezza per quello che fino a giugno era considerato il presente ed il futuro dell'Inghilterra. Forster addirittura il posto lo ha perso al Southampton.
Dal 30 dicembre infatti il posto titolare dei Baggies è stato affidato a Alex McCarthy. Un'involuzione preoccupante quella del 30enne che rischia quindi di perdere l'ultimo possibile treno della carriera per un mondiale da protagonista.
Quattro proposte, nessuna però affidabile al 100% al momento. E se quindi a difendere la porta dell'Inghilterra fosse un nome nuovo? Da settimane si parla di una possibile convocazione di Nick Pope, estremo difensore del sorprendente Burnley. Il classe 1992, arrivato nel 2016 dal Charlton, ha incassato in 30 presenze solamente 25 gol con 11 clean sheet. L'unica pecca è che con la sua nazionale non ha praticamente mai giocato.
E l'inesperienza in un Mondiale si paga prima o poi, e può ovviamente risultare decisiva per il proseguo della competizione. Saranno quindi settimane difficili quindi per Southgate che vuole trasformare la sua Inghilterra da eterna incompiuta, e che non vince un titolo mondiale dal 1966, a nazionale vincente.
E questo progetto passa anche dal nuovo numero 1. Sarà un David Seaman o un David 'Calamity' James il nuovo difensore della porta inglese? Al commissario tecnico l'ardua scelta.