Si sa noi italiani tendiamo sempre a sottostare al caro vecchio proverbio del "l'erba del vicino è sempre più verde" e ovviamente questo piccolo detto è presente anche e soprattutto nell'ambito più presente e amato dagli italiani, il calcio.

Si va vociferando sempre di più che la Serie A sia un campionato in declino, poco competitivo e più scontato degli articoli su Amazon durante il Black Friday.
Cosa che, ahi noi, è stata confermata dall'esclusione della nostra amata Nazionale dal Mondiale russo e che certifica che il calcio italiano stia andando alla deriva (che poi,giusto per mettere il dito nella piaga, non riusciamo neanche a liberarci di quello che secondo me è l'artefice di tutto questo, ovvero il nostro caro vecchio presidentissimo Tavecchio che ci sta talmente a cuore da averlo nominato Commissario della Lega fino a fine gennaio).

Chiudo questa breve parentesi negativa  perché lo scopo del mio articolo non è affossare ulteriormente il nostro amato calcio, ma confutare chi sostiene che il nostro campionato non sia niente in confronto a mostri sacri come Ligue 1, Bundesliga, Liga spagnola e,sopratutto l'intoccabile Premier League.

La tesi principale dei nostri anti-Serie A è che quest'ultima sia spaccata sostanzialmente in tre parti( più il povero Benevento che fa una classifica a parte mi permetto di aggiungere).
Classifica alla mano questo risulta sicuramente vero, si nota infatti che tra le squadre dal primo al quinto posto (ci tengo a sottolineare che mentre mi accingo a scrivere questo articolo la Lazio deve recuperare ancora due partite e la Roma una) ci sono 8 punti di distacco, un vantaggio cospicuo ma che se mi posso permettere di ipotizzare una doppia vittoria laziale e la vittoria romana contro la Samp si riduce soltanto a un misero +2 degli interisti primi a 40 punti sui laziali quinti a 38 punti ipotetici.
Quindi almeno fino alla sedicesima giornata la lotta al titolo è apertissima. Certo non è come ai tempi delle sette sorelle ma direi che è comunque un buonissimo risultato.
Poi c'è la Sampdoria che è un po' a cavallo tra i due gruppi, e il corpo centrale della nostra classifica che va dal Milan, settimo a 24, al Cagliari, quattordicesimo a 17. Questa è un po' la parte della classifica più noiosa perchè non si lotta per niente e le squadre se ne stanno tranquillamente adagiate nella Terra di Mezzo.
E infine dal Sassuolo al Verona lottano per la non retrocessione nello scampolo di appena 4 punti. Direi quindi che, a parte Benevento già retrocesso a -11 dalla salvezza che evidentemente non era molto pronto per la A, il nostro campionato è apertissimo sui due fronti caldi e non ha niente da invidiare alla Ligue 1( dove il PSG è già volato a +9 e il Metz è a - 13 dalla zona salvezza), alla Bundesliga (situazione quasi analoga a quella francese, il Bayern ha già un'ipoteca sul campionato a +8 e il Koln, ivece, ha già un piede nella fossa a -12) e persino alla Premier League( dove il City vince il derby e vola a +11 sulle inseguitrici). Insomma l'unico campionato più bello e equilibrato tra i primi 5 e quello spagnolo dove per ora tutto è ancora possibile.

Chiudo volendo confutare un'ultima tesi. Non è del tutto vero che il campionato italiano oggi lo si decide solo con gli scontri diretti: basta vedere Napoli e Roma in questa stessa giornata (Fiorentina e Chievo non sono certo delle big) ma anche l'Inter con il Toro e la Juve con la Dea. 
Insomma direi che bisognerebbe cercare di aver maggiore fiducia nel nostro calcio perché in fondo non è proprio niente male.