Ieri era una notte di festa. Tutti euforici (gli juventini), tutti pronti a risalire sul trespolo tra qualche settimana (gli antijuventini). SI respirava un clima disteso e euforico anche nello studio di Premium. Il telecronista che esordisce con le frasi epiche, figlie della storica "il cielo è azzurro sopra Berlino" di Caressa. L'ex bandiera Trezeguet dispensa complimenti alla compagine bianconera… a cascata i commenti di Cesari, di Tacchinardi, di Pardo… arriva il turno del grande mister. Colui che dispensa complimenti a tutti tranne che ad Allegri e alla juventus. Un incipit che sembra cambiare la storia, ma alla fine si arriva sempre li: "mi aspettavo dalla juventus qualcosa di diverso; questa squadra ha le qualità per imporre il proprio gioco. Non ha giocato assolutamente bene, ha fatto il classico gioco all'italiana di 30anni fa. Questi giocatori hanno delle qualità indiscutibili, ma la partita di ieri (tra Real e Bayern) e il gioco del Napoli non hanno nulla a che vedere con questa juve". Per fortuna ci ha pensato un cuore bianconero come Tacchinardi a rispondere a questo sproloquio, ricevendo un silenzio assordante da colui che era stato chiamato in causa. Si, sicuramente la juve non fa del tiki tara il proprio credo, sicuramente il gioco del Napoli è spumeggiante e propositivo. Eppure il Barcellona è uscito dalla Champions e il Napoli annaspa dietro punti e punti di distanza dalla capolista. Credo che il calcio si stia evolvendo: dopo esser passati da un calcio di possesso palla e bel gioco (tiki taka di Guardiala), stiamo passando a un calcio totale dove chiunque, in qualsiasi ruolo, deve saper fare tutto. La vera forza e differenza di questa Juve, rispetto al Napoli, Roma, Inter e le principali squadre Europee è proprio saper fare tutto. Saper fare tutto al momento giusto. Una squadra che riesce a spegnere e accendere diversi interruttori nell'arco dei 90 minuti, ti restituisce una compagine senza apparenti punti deboli e verso la quale è difficile preparare una strategia di contrasto funzionale. Credo sia questo il segreto delle vittorie, ma soprattutto della fiducia che gli addetti ai lavori hanno verso questa squadra. Ogni filosofia di gioco ha il suo contrario; - il tiki taka ha bisogno di giocatori di qualità, in forma, e di una ricerca maniacale della costruzione del gioco. Questo è facilmente "battibile" correndo più dell'avversario e organizzando un pressing alto. - Il gioco del Napoli è sicuramente bello da vedere, ma inefficace nell'arco dei 9 mesi di stagione; si ha bisogno di qualità, di ripetività dei movimenti, di forma fisica e, all'occorrenza, non si è in grado di soffrire e di gestire i momenti di difficoltà. - Il gioco propositivo e europeo invocato da Sacchi sicuramente incendia gli spettatori, lasciando però perdere sistematicamente la fase difensiva. Nel calcio di oggi questo non è sostenibile. Mio caro Sacchi, la juventus non sta praticando un calcio di 30 anni fa… la juventus, secondo la mia modesta opinione, sta praticando il calcio del futuro. Non sarà facile per le avversarie trovare un antidoto a questo "calcio alternato"…. che poi questo a lei non piaccia è un altro discorso. Ce ne faremo una ragione.