Sono stato uno dei primi in rete a scrivere e sostenere che il campionato doveva fermarsi, fermarsi per quanto successo al capitano Astori, una notizia che ha sconvolto non solo il mondo del calcio, una notizia che è stata la prima notizia in Italia pur essendo una giornata ad alta tensione per il Paese a causa delle elezioni politiche.
Erano state diverse le realtà a chiedere la sospensione di questa giornata di campionato ancor prima della tragica notizia della morte assurda di Astori, per ragioni di ordine pubblico, perché si votava in Italia.

Quanto accaduto ad Astori ha colpito, non era un giocatore famoso come Buffon o Totti, ma neanche ignoto come tanti altri, era uno dei tanti, uno dei tanti che ha impressionato tutti per la sua semplicità, per il suo sorriso per il suo amore vero per il calcio, per la sua passione.
Le giornate di campionato in modo sacrosanto che dovevano svolgersi domenica sono state rinviate ed è evidente che il campionato in un certo senso ne risentirà a partire dalla sfida di Milano.
L'Inter sfidava il Milan nella sua massima condizione, un Milan pronto ad agganciare i nerazzurri, e in caso di sconfitta come si sarebbe presentata l'Inter contro un Napoli ridimensionato dalla Roma in formato Champions?
E in caso di vittoria? Non lo sapremo mai. Quello che sapremo è che questo stop non penalizzerà sicuramente l'Inter ed altre squadre che stavano vivendo un momento difficile.
E per questo forse sarebbe stato giusto mantenere almeno l'ordine della scaletta del turno di campionato, facendo slittare tutte le partite di una settimana, tanto l'Italia ai mondiali non ci va...