Estate 2014: Alessio Cerci passa dal Torino all'Atletico Madrid.

Fin qui, la trattativa potrebbe rientrare nei grandi colpi degli ultimi anni, con un grosso introito per i Granata e una grandissima possibilità per un giocatore talentuoso, apprezzato, ma mai realmente esploso.

Ci era riuscito proprio sotto la guida di Ventura, assieme a Ciro Immobile, ed in parte in maglia Viola, ma Simeone e i suoi erano tutta un'altra storia.

A settembre dello stesso anno, il messaggio social della compagna, che salutava il calcio italiano con entusiasmo, anche troppo, parlando di "approdo al calcio che conta".

Quelle parole, però, sembrano aver sortito l'effetto contrario, sancendo la rottura dei tifosi di mezza Italia con il calciatore, mai protagonista in Spagna; anzi, dopo un tentativo di lancio iniziale e di riscossa, in Coppa, qualche mese fa, di lui si ricordano le prestazioni non esaltanti durante i prestiti con Milan e Genoa e le tante immagini in panchina, beffa dei tifosi colchoneros e non solo.

A fine giugno, finalmente, la fine dell'incubo: Cerci saluta i madrileni ed è libero di cercarsi una nuova sistemazione. Oltre all 'Olympiacos, hanno fatto qualche sondaggio VeronaLazio, il Toro di Miha e, soprattutto, il Bologna, sulle sue tracce da almeno un anno e mezzo.

Difficile, al momento, pronosticare la prossima meta, di sicuro ci sarà bisogno di tanto lavoro, sulla mente e sulle gambe del giocatore, che potrebbe diventare la rivelazione della formazione pronta a scommettere su di lui. 

Nonostante tutto, Cerci potrebbe decidere di ripresentarsi al cospetto di Griezmann e compagni ma da avversario; su di lui, infatti, c'è anche il Las Palmas di De Zerbi, che sul rilancio di ex flop ha saputo costruire una salvezza tranquilla, durante la precedente gestione tecnica.

L'augurio è di rivederlo in campo da protagonista, con qualunque maglia e in qualsiasi campo del mondo. L'importante, però, è che i 'conti' vengano fatti alla fine.

Perchè si sa, ride bene chi ride ultimo...