Un vecchio detto napoletano, estratto dalla magnifica poesia "Ludovico e Sarchiapone", recita, in dialetto (chiedo venia, lingua) napoletano quanto segue: "Ogni bella scarpa diventa uno scarpone con il tempo e con l'età".

Non potrò mai odiare a pieno Dani Alves; nella misura in cui non si può odiare quel mix di genio e sregolatezza che spesso accompagna i grandissimi.
Rispetto: ecco quel che provo per quello che FU un grandissimo terzino.
In 5-6 partite si è visto il vecchio Alves: spettacolare. Questo che si appresta a divenire, sarebbe potuto essere il campionato in cui le partite da top sarebbero potute essere di più per il brasiliano.
Tralasciando il discorso delle sue parole su Dybala (al momento Real Madrid, Barça e Bayern Monaco sono uno step avanti, e tuttavia la Juve colma quel gap sempre di più) che, pur avendo offeso il mio onore di tifoso, sconfinano in qualche tipo di razionalità e quindi di opinabilità, mi ha davvero fatto vomitare la sua richiesta di rescissione: teme che la squadra nella quale andrà a giocare non gli riconosca un faraonico ingaggio se deve acquistare anche il cartellino.
Con il Barça poteva farlo, non so se nel contratto con la Juve era prevista un simile evenienza (resterebbero comunque due vicende di fine rapporto differenti).

Dani Alves è stato bello. Sei un gran bel mercenario anche tu.
Un po' come Donnarumma (anche se non così tanto). Da volpe rosico una volta che l'uva è finita. Appunto: finita.

Ciao pazzoide e grazie per le risate. In bocca al lupo, anche se non te lo meriti.