Milan-Udinese. Doveva essere a detta di molti l'ennesima prova delle difficoltà dei rossoneri nell'affrontare squadre tecnicamente organizzate e con uno schema di gioco votato all'ottima gestione delle posizioni in campo, il 4-1 subito con la Lazio aveva senz'altro esposto agli occhi di tutti gli 'esperti' la realtà di come il Milan riuscisse ad essere grande solo ed esclusivamente al cospetto di compagini europee di limitatissimo valore, eppure.. partita dopo partita e, con un modulo finalmente funzionale alle caratteristiche dei calciatori, stiamo assistendo ad una costante e progressiva crescita dei meccanismi rossoneri tanto da strappare a Vincenzo Montella l'opinione : "Siamo dei diamanti da sgrezzare".

"Il Milan si è migliorato ma non posso definire il loro un grande mercato perchè non vedo la punta" Sette giorni fa si esprimeva così Carmine Raiola, un vero e proprio nemico pubblico delle manovre societarie del nuovo corso. A margine di un'intervista rilasciata alla Rai confermava il suo scetticismo già manifestato a Radio Crc circa il progetto del nuovo direttivo di Casa Milan contornandolo di attacchi diretti sulla gestione della questione Donnarumma e guidando con assoluta maestria il plebiscito dei detrattori paghi dell'orrenda performance rossonera dinanzi alla Lazio.

Un uomo come Raiola non parla mai in maniera casuale e soprattutto senza avere la chiara intenzione di inviare dei messaggi velati.. ma non troppo. La verità come sempre accade nel calcio spetta solo al campo e il campo ha risposto così: 11 gol segnati da punte centrali in 9 partite ufficiali contro le sole 4 segnate in altrettante partite nella scorsa stagione e per di più dal solo Carlos Bacca, considerando che 3 delle quali arrivarono tutte nel medesimo match casalingo contro il Torino.

La sensazione attuale è che il reparto avanzato rossonero sia diventato un laboratorio operativo 24 ore su 24 con costanti aggiornamenti e risultati di miglioramento che donano speranza verso quella che sarà la sorte stagionale del nuovo Milan. Dopo essere stati emozionati dall'esplosione del giovane Patrick Cutrone, aver stropicciato gli occhi davanti all'eleganza di Andre Silva e, oggi, essere esaltati dall'opportunismo cinico e spietato di Nikola Kalinic, i tifosi rossoneri possono nutrire solidi auspici per il vero grande obiettivo dichiarato dalla società : il ritorno nel grande palcoscenico della Champions League, Raiola permettendo.. in attesa del suo graditissimo e fondamentale pensiero, i tifosi del Diavolo più che preoccuparsi della sua abilità manageriale potrebbero iniziare a preoccuparsi della sua vista.. lui non vede la punta, a noi sembra di vederne ben tre..