Anno nuovo, vita nuova per il centrocampista belga della Roma Radja Nainggolan. Con Di Francesco alla guida dei giallorossi, il ninja è stato obbligato dal cambio di modulo a rivedere la sua posizione in campo.
L'anno scorso, ha chiuso la stagione con 14 marcature, mentre quest'anno si appresta a vedere il suo "bottino" ridursi notevolmente. Colpa di questa inversione di marcia è la posizione che il nuovo tecnico gli ha assegnato. 

Con Spalletti, nel 4-2-3-1, giocava molto più vicino alla porta e aveva modo di liberare spesso e volentieri il suo potente destro. Quest' anno, con il 4-3-3 del tecnico ex Sassuolo, Radja si trova a giocare come mezzala, quindi con molto più campo alle sue spalle da coprire. 

Questo cambio di prospettiva,  se ha aggiunto muscoli alla barriera giallorossa posizionata di fronte alla difesa, ha tolto nerbo e potenza là davanti, dove l' assenza di Salah si fa sentire e non poco. Non vorrei essere ripetitivo, ma senza l'egiziano, tra l'altro profilo perfetto per il gioco di Eusebio, la Roma perde più del 50% del suo potenziale offensivo.

Tra l'altro, il belga si appresta a tagliare il traguardo dei 30 anni e in quel ruolo, quando il fisico non ti sostiene, rischi di diventare un peso per la squadra. Paradossalmente, il ruolo del ninja lo sa ricoprire meglio quel Pellegrini che proprio a Sassuolo e proprio con Di Francesco ha espresso al meglio tutte le sue potenzialità, diventando il calciatore che è adesso e che tutti hanno provato a prendere.

Speriamo per la Roma che questo ridimensionamento di Radja non lo porti ad essere più "normale", altrimenti rischia con il tempo di perdere comunque posizione nelle gerarchie della squadra.

FINOALLAFINE○●○●○●