Questo Milan non stupisce mai, a differenza di quello dell'anno scorso. Non è arrivata nessuna svolta. Il Milan perde 2 a 1 contro il Napoli di Maurizio Sarri. Lorenzo Insigne, l'escluso eccellente dall'ex ct Ventura in Nazionale, e Zielinski, ex obbiettivo di mercato del Milan, i marcatori per il Napoli. Di Alessio Romagnoli, con un bel tiro da fuori di sinistro al 91 esimo, il gol della bandiera rossonera. Come dicevo, mai una volta che questo Milan ti stupisce. Quest'anno "mai na gioia".  L'anno scorso, con un Milan, a livello di rosa, molto meno competitivo di quello di quest'anno, arrivavano delle vittorie eccellenti, contro la Juventus per esempio. Il Milan vinceva la Supercoppa Italiana. Quest'anno il Milan si limita a fare il minimo indispensabile. Vince contro squadre cosiddette "piccole", vedi Chievo, Sassuolo, Craiova e così via, ma appena il gioco si fa duro, il Milan perde. Contro i top club il Milan perde. Non stupisce mai. Eppure, a differenza dell'anno scorso, dove arrivavano delle sorprese in tal senso, il Milan è decisamente più competitivo. Il Milan ha una buona rosa. Molto più forte di quella dell'anno scorso. La differenza sta nella pressione e nelle aspettative che si hanno su questa squadra. E soprattutto è diverso l'allenatore....L'anno scorso Montella senza pressioni, senza pretese, era un altro tecnico, più tranquillo, più coraggioso, con le idee più chiare. Quest'anno sta facendo molta confusione, cambia di continuo formazione, e non dà sicurezza e un gioco alla squadra. Suso non si capisce dove gioca, e André Silva, che fa il fenomeno in Europa League, in campionato Montella non gli dà continuità di impiego. Ha giocato pochi minuti nelle ultime partite. E non ha mai segnato in campionato, anche perché non gioca mai dal primo minuto. Kalinic ha segnato ma contro il Chievo, la Spal, per fare degli esempi. Se avesse giocato André Silva dal primo minuto contro questi club, avrebbe segnato anche lui. Questa confusione può derivare anche dalle continue voci destabilizzanti sul nuovo presidente del Milan, Yonghong Li, dal quale persolmente mi aspetto una intervista chiarificatrice su tutte le situazioni tirate in ballo. Va anche detto che finché c'è Elliott,  che ha in pegno le azioni del Milan, c'è speranza. Il Milan non rischia assolutamente nulla. Ma questo è un altro argomento che affrontero' in un altro articolo, poiché c'è tanto da dire. Nonostante il Milan non rischi nulla, se non di diventare americano, queste dicerie attorno alla proprietà del Milan possono creare distrazioni alla squadra. Questo comunque non giustifica i pessimi risultati che sta ottenendo il Milan, e il passo indietro che ha fatto Montella rispetto all'anno scorso. Urge un cambio di rotta, sia in società, che in campo.