E' sempre questione di numeri. Allegri ha ricevuto i complimenti da parte di tutti quando è entrato nel mondo Juventus in punta di piedi, dando continuità al modulo introdotto da Antonio Conte, il 3-5-2 appunto. La squadra ha apprezzato. In fondo era stata costruita appositamente per dare il meglio con quel modulo. Due esterni in grado di difendere ed attaccare ( Lichtsteiner ed Evra ), un centrocampo tra i migliori d'Europa ( Pirlo, Vidal, Pogba e Marchisio ), una difesa di ferro ( sempre i "soliti" tre ). Dopo due stagioni passate sul velluto in Italia, senza dimenticare la storica rimonta del campionato scorso, oggi sembra veramente arrivato il momento di cambiare. Lo si è detto molte volte, un pò per essere meno prevedibili, un pò per essere più allineati alle esigenze di Champions, ma in effetti non lo si è mai fatto. E' vero, forse il problema vero della Juventus sta a centrocampo, dove in attesa di Marchisio, la coperta è decisamente corta. Ma il problema potrebbe essere anche in attacco, dove Higuain ha sempre dato il meglio di sè giocando in un attacco a tre, con i due esterni pronti a buttare in area quantità di palloni che il bomber argentino ha prontamente trasformato in reti. Con un attacco a due è evidente la maggiore fatica, ma soprattutto è evidente che il numero di palloni a sua disposizione sia nettamente inferiore rispetto agli scorsi anni. Alla Juve non ci sono Callejon, Mertens ed Insigne, ma ci sono Cuadrado e Pjaca e lo stesso Dybala potrebbe tranquillamente partire da esterno, dopo tutto lo fanno anche Messi e Neymar...... E perchè non osare un 4-2-3-1 con Cuadrado, Dybala e Pjaca o Alex Sandro dietro Higuain? Oggi serve una svolta. E non tanto per la sconfitta di Milano che in fondo è stata veramente decisa dagli episodi, arbitrali e non. Serve per poter fare il salto di qualità, serve per provare ad andare oltre quanto già fatto negli scorsi anni, serve per poter dare una scossa. Serve per poter parlare finalmente di una Juve al MAX.