Sampdoria-Milan 2-0. Risultato forse ingiusto perché la Sampdoria avrebbe meritato qualcosa in più e, probabilmente solo l'utilizzo di un modulo folto ha permesso che questo match non prendesse la falsariga della gara già vista contro la Lazio, da ogni partita emergono dubbi e certezze e oggi i dubbi sono tutti su quali siano le reali potenzialità del Milan perché se la debacle romana aveva lasciato spiragli di correzioni tecniche incoraggiate da un atteggiamento iniziale propositivo, nella gara odierna l'atteggiamento non è mai esistito e la Sampdoria con coraggio e determinazione ha colto una vittoria con risvolti anche troppo ristretti per la foga espressa sul rettangolo verde e Milan mai davvero in grado di dire la sua

Dubbi e certezze dicevamo, tra i milioni di dubbi si fa largo una certezza: Montella non é l'uomo che può riportare davvero in alto il Milan. 

DUBBI DATATI E MAI RISOLTI

Si dice spesso che in Italia c'è la tendenza a lanciare accuse troppo precocemente, mettere sul banco degli imputati i professionisti al primo problema ma la realtà è che oggi non siamo dinanzi al primo problema. La gestione di Montella solleva dubbi già dalla stagione precedente, mai risolti gli interrogativi sul perché Carlos Bacca fosse inamovibile a discapito di un Gianluca Lapadula sempre apparso tonico e nel vivo delle trame di gioco rossonere. Mai risolti gli interrogativi sul perché non ci si sia mai discostati da un 4-3-3 assolutamente inadatto per le caratteristiche del Milan con il solo Deulofeu apparentemente in grado di farne parte. Montella ha goduto del finale da baci da abbracci con il ritorno in Europa e il parallelo crollo delle antagoniste che gli ha consentito di riscuotere il cosiddetto beneficio del dubbio, della serie : "Dopo tutto, quello che doveva fare l'ha fatto, magari con giocatori migliori avrebbe fatto meglio"

ABBIAMO "NASCOSTO" 70 MILIONI?

Breve revival delle puntate della scorsa stagione ed eccoci ad oggi: pronti via, uno sguardo alla formazione, non si vedono né MusacchioÇalhanogluAndre Silva. Molti teorici del sospetto hanno speso il mese di agosto a porre l'interrogativo sull'origine dei fondi investiti dal Milan quest'estate, ci ricordiamo tutti i famosi casi delle fideiussioni, della presunta insolvenza paventata dal presidente della Roma James Pallotta e oggi verrebbe da dire che se Yonghong Li sta davvero architettando qualcosa di losco il suo primo complice deve essere Vincenzo Montella dato che è lui ad aver fatto "sparire" 70 milioni di euro quest'oggi. Al di là dell'aspetto economico che, nelle questioni di campo, ha senz'altro una rilevanza secondaria, io mi domando come sia possibile pretendere che Silva possa "inzagarsi" se gli si concedono giusto due presenze in sei partite di cui una sola da titolare? A che scopo chiedere a gran voce l'incedibilità di Cutrone impedendogli di fatto una crescita in una piazza serena e senza pressioni per poi imporgli passerelle della vergogna di giusto 15 minuti come quella di oggi? Come si può consentire che Çalhanoglu familiarizzi alla perfezione con il suo ruolo se lo si costringe prima a giocare in uno "adattato" e una volta trovato quello giusto gli si spezzi totalmente la possibilità di incrementare il proprio minutaggio? Come si può costruire in modo solido una linea inedita di tre difensori se non li si fa mai giocare insieme con continuità? Prima non poteva giocare Romagnoli, ora a quanto pare non può più giocare Musacchio, uno dei più positivi ogni qualvolta impiegato. 

SUSO E BONAVENTURA NON SONO INTOCCABILI

Passiamo alle cosiddette vittime intoccabili, in settimana si è srotolata una lista interminabile composta dai cosiddetti "esperti" circa la possibilità che questo nuovo modulo potesse togliere spazio ai due gioielli ereditati dalla precedente amministrazione: Suso e Bonaventura. Su Suso non é mai stata espressa una critica a lui personalmente, la prova già opaca contro la Spal è stata a detta di molti condizionata dal fatto che giocasse fuori ruolo. Falso. Molti soffrono di memoria corta, difatti, se Suso fa parte del Milan è proprio grazie alla sua esplosione nel ruolo di seconda punta nel Genoa, è grazie a quei sei mesi di prestito brillanti che lo stesso Montella nell'estate 2016 si decise a trattenere lo spagnolo già pronto ad essere ceduto. Per quello che concerne Bonaventura, la sua involuzione appare sempre più preoccupante, lui problemi di ruolo non ne ha, nel 4-3-3 della scorsa stagione giocava da mezz'ala ed è esattamente lo stesso ruolo che oggi Montella ha disegnato per lui, la panchina con la Spal lo ha deluso? Non vive con serenità la "rivalità" con Çalhanoglu? La guerra fredda tra il club ed il suo procuratore (Mino Raiola, ndr) sta turbando la sua convivenza a Milanello? Tutti ti apprezziamo Jack e, proprio perché non abbiamo la memoria corta non ci dimentichiamo le prodezze che hai sfoggiato con la maglia rossonera ma se questo calo verticale è riconducibile ad uno dei quesiti sopracitati... mi dispiace non sei stato in grado di rimanere grande in un progetto che vuole tornare grande.

PASSIAMO ALLE COSE FORMALI

Troppi problemi, troppi quesiti, troppi dubbi e troppi detrattori che banchettano sul nostro cadavere deliziandosi di espressioni del tipo : "Io l'avevo detto..". Dove sono i 230 milioni? La squadra perde esattamente come perdeva l'anno scorso con scelte discutibili come l'anno scorso. Dove sono i numeri da grande Milan di cui parlava Montella appena 48 ore fa? Tanti cambiamenti, tanti arrivi, tante partenze e tanti nuovi propositi ma una sola costante che siede sulla nostra panchina. Senza sollevare drammi né aizzare politiche di tragedia ma.. dottor Fassone iniziamo a ponderare la possibilità di passare alle cose formali anche con Vincenzo Montella, nel rispetto della persona garbata e di stile che ha sempre dimostrato di essere ma, forse, non adeguata alle ambizioni che tutti ci stiamo ponendo.