La sfida tra Juventus e Tottenham era stata presentata come un qualcosa di epico, eppure la quinta in classifica della Premier doveva affrontare la Juventus, ad un punto dalla vetta e vicina alla conquista del suo settimo titolo consecutivo. Quanto accaduto a Torino ha riportato tutti con i piedi per terra. Nella Champions vi è un livello oggi non raggiungibile dalle nostre squadre. La caduta dell'Italia contro la Svezia è stata temporaneamente rimossa, come se non fosse mai avvenuta. Ma altro non è stata che la punta di quell'iceberg ghiacciato ed enorme con il quale dobbiamo fare i conti, e ancora non abbiamo iniziato.

Vi è un calcio di un livello stratosferico, dove una quinta in classifica domina la seconda in classifica italiana; un calcio ricco, con campioni che in Italia non ci pensano proprio a venire; un calcio che noi se continuiamo in questo modo non raggiungeremo mai, salvo forse solo alla playstation. Ancora crediamo nelle favole, nelle storielle: in queste cose noi italiani siamo bravi, bravi a raccontarci ciò che vorremmo essere ma non siamo, e questo è un dramma che stiamo pagando duramente. Il tempo dei sogni è finito da un pezzo, quello delle illusioni sarebbe il caso di farlo finire quanto prima, e forse quanto accaduto a Torino potrà essere utile in tal senso. Ritorniamo ad occuparci del nostro modesto campionato, perchè la Champions, o meglio questa Champions, non è cosa per l'Italia.