Ridurre tutto a un "aveva ragione Silvio" sarebbe quanto mai banale ed inappropriato; le squadre del recente passato non avevano la qualità e la quantità per reggere lo schieramento con le due punte di ruolo, staremo a vedere se questa rosa ce la fa...

INIZIO CONFORTANTE - Ieri a Vienna le due punte in campo c'erano, eccome se c'erano, e si sono fatte notare. Con questo assetto si riesce sicuramente ad incutere maggior "timore" all'avversario, riesci ad iniziare un pressing alto ed efficace, rendendo difficile l'impostazione da dietro agli avversari, ma soprattutto raddoppi la pericolosità in fase offensiva. Una punta accorcia verso il centrocampo per una sponda o si allarga per ricevere palla? Bene, c'è l'altra pronta ad inserirsi nello spazio e riempire l'area; situazione che con i 2 esterni d'attacco riusciva poco nelle scorse stagioni. Tenendo sempre in considerazione che l'avversario, e soprattutto la loro difesa, era quanto mai modesto, la riproposizione dello schema con 2 punte, dopo molti anni, ha fatto sicuramente registrare un inizio confortante.

UOMINI GIUSTI - Va detto che le caratteristiche dei 2 attaccanti in campo ieri, André Silva e Kalinic, aiutano non poco questo nuovo assetto tattico. Non sono 2 punte statiche, ma fanno entrambe un gran movimento e giocano di squadra, toccando molti palloni, non solo per la finalizzazione.

EVOLUZIONE TATTICA - Il futuro dei Rossoneri passa quindi da questi esperimenti; alcuni riusciranno bene, altri meno, ma probabilmente, per quanto riguarda la fase offensiva, vedremo nel corso della stagione l'alternarsi tra lo schieramento con 2 punte e 1 fantasista (ieri Çalhanoğlu) e il modulo con 2 trequartisti (a scelta tra Jack, Suso e appunto Chala) ed una prima punta, a seconda dell'avversario e del momento all'interno della partita.

L'evoluzione tattica è solo all'inizio, attendiamo e godiamoci questo momento.