Alla fine del campionato di Serie A 2016-2017 il Milan ha conquistato l'ultimo posto utile per partecipare alla Europa League e l'Inter (con il piazzamento al 7° posto) può prepararsi per un'unica competizione per il 2017-2018 (il campionato). Tre partite in otto giorni sosterranno i rossoneri (una il giovedì) mentre due sole vedranno protagonisti i nerazzurri. Questo risultato sportivo comporta tutta una serie di scelte societarie e di mercato. L'Inter (nonostante la potenza economica di Suning) non potrà acquistare calciatori di grido perché non potrà offrir loro la vetrina europea. Il Milan, nonostante il miglior piazzamento, non potrà acquisire le prestazioni sportive di calciatori di prima fascia in quanto il fascino dell'Europa League non è paragonabile a quello della Champions. Anche gli incassi saranno differenti.

Le due società meneghine, quest'anno si sono scambiate i ruoli e le politiche societarie. Il Milan ha acquistato calciatori facendo un notevole sforzo economico mentre l'Inter appare al momento più ferma e le sue mosse di mercato appaiono parsimoniose e mirate, affidandosi a Spalletti e al suo nuovo Direttore Sportivo Sabatini. Lo scorso anno, a parti inverse, fu l'Inter ad acquistare e il Milan a puntare tutte le sue carte sull'allenatore. I rossoneri hanno vinto la sfida sportiva per una manciata di punti ma molto hanno contato le liti nello spogliatoio nerazzurro e i clan che si sono formati tra le varie prime donne in scarpini tacchettati. Quest'anno tutto viene rimesso in discussione e sotto la Madonnina le due formazioni si sono scambiate i ruoli. Chi vincerà questa volta? Dipende... dipende se il Milan riuscirà a fare l'Inter meglio dell'Inter o se l'inter saprà fare il Milan meglio del Milan. Può sembrare un concetto complesso ma esso è invece di una semplicità disarmante. Se la campagna di rafforzamento (della società e della squadra) messa in atto dal Milan sarà migliore di quella fatta dall'Inter lo scorso anno allora i colori rossoneri ne riceveranno il giusto lustro. Se, viceversa, la politica dei fari spenti e del plenipotenziario allenatore di Certaldo darà più risultati della scelta del Milan con Montella allora saranno i nerazzurri... a riveder le stelle. Roma, Napoli e Juve non staranno certo a guardare.