Poche idee e ben confuse, è questo che mi è sembrato dalla partita di oggi del Milan. La squadra di Montella è entrata in campo molle, con poche idee contro una gruppo bravo a sfruttare le ripartenze e a punire la squadra milanese su due disattenzioni della difesa. Colpevolizzare il povero Zapata, reo di aver regalato due gol alla squadra genovese mi sembra riduttivo. Il reparto arretrato quest'oggi non è stato all'altezza e inevitabilmente ha concesso troppe occasioni alla squadra di Giampaolo. Bonucci è apparso (come in tutte le uscite del Milan) troppo sicuro di se lasciando un po' a desiderare su qualche disimpegno, romagnoli ha cercato di reggere la difesa da solo mentre i due esterni hanno aiutato poco la fase difensiva, mi riferisco soprattutto ad Abate, continuamente saltato dal suo uomo di riferimento e poco propositivo in attacco.

Il centrocampo è apparso un po' appannato con i vari Kessie, Bonaventura e Biglia che hanno girato a vuoto in balia dei centrocampisti doriani, nettamente piu veloci ad andare incontro alla palla e nel pressing. 

In attacco Kalinic ha provato a fare quello che poteva, ingabbiato dai centrocampisti della Sampdoria mentre Suso è apparso fuori ruolo e svogliato nella posizione datagli da Montella.

In generale il modulo è apparto inadatto agli interpreti: Abate non è Conti, non ha la stessa capacità di spinta e Bonucci non mi sembra esente da errori nonostante sia supportato da Romagnoli e Zapata. Proprio quest'ultimo credo che debba essere utilizzato come riserva in quanto non garantisce la giusta concretezza e attenzione soprattutto nei momenti di difficoltà della squadra. 

Infine la manovra d'attacco è apparsa casuale, senza movimenti provati in allenamento. 

Le prossime partite vedranno il Milan confrontarsi con squadre (senza nulla togliere all'ottimo lavoro di Giampaolo) nettamente superiori alla Sampdoria, che puntano allo scudetto o a un piazzamento Champions. 

Il cammino verso l'Europa che conta è ripido e pieno di ostacoli, speriamo che il mister riesca a trovare una soluzione alle carenze della squadra e ad esaltare i punti di forza che ancora dormono in panchina.