Il Psg è stato eliminato dalla Champions League, ancora una volta per mano del Real Madrid, o meglio per i piedi dei calciatori del Real Madrid, che hanno vinto 2 a 1 contro i francesi, dopo la vittoria dei madrileni per 3 a 1 nella gara di andata. 

Il Psg era privo di Neymar, infortunato, ma che comunque era presente nella gara di andata, e nonostante questo il Psg è stato sconfitto. Quindi non deve essere una giustificazione l'assenza del brasiliano. Marco Verratti è stato artefice, come spesso gli accade nei top match, di una prestazione insufficiente e negativa culminata da una espulsione per doppia ammonizione. Il secondo giallo è stato piuttosto sciocco, poiché lo ha rimediato per delle proteste.

È un fallimento per il Psg considerato che lo sceicco Al Khelafi ha speso oltre un milardo di euro in questi anni di calciomercato e a livello europeo la sua squadra ha sempre deluso. Ma il vero fallimento avvera' se ci sarà una rivoluzione nella rosa di nuovo e se verrà nuovamente stravolto l'organico. Nell'ultimo anno lo sceicco ha speso solo per Neymar 222 mln di euro e per Mbappè 180 mln, acquisto mascherato da un prestito con obbligo di riscatto. Ma i soldi non fanno la Champions League.

Gli investimenti devono essere fatti non continuativamente  ogni anno, ma deve esserci un progetto e la pazienza di far amalgamare l'intesa tra i calciatori, non stravolgendo l'organico ogni anno. Gli investimenti vanno bene sui top player, ma c'è un investimento più importante che va fatto da parte dello sceicco, ed è l'investimento sulla pazienza. 

Il Real Madrid non ha il braccino corto. Ha investito molto, ma nel corso degli anni, e non tutti gli anni. Prende dei top player, crea della fondamenta, e aspetta che tutto ciò si cementifichi per bene. Il Psg invece crea delle buone fondamenta, ma al primo problema, anziché apportare delle correzioni a queste fondamenta, distrugge il tutto e ricomincia daccapo. Sbagliato. Il Real Madrid è il modello da seguire. Crea delle basi solide e poi ogni anno apporta i pochi giusti miglioramenti. Senza rivoluzionare la rosa e rifarla daccapo alla prima difficoltà. Il Real Madrid nell'ultimo anno non ha fatto mercato praticamente ed è comunque protagonista in Champions. Questo perché la squadra è rodata, sono sempre gli stessi giocatori, lo stesso gruppo che gioca insieme da molti anni, giocano a memoria, è collaudata la squadra e sono pochi i correttivi che negli ultimi anni i madrileni hanno apportato alla rosa.

Adesso al Psg si parla di rivoluzione. Via Neymar, Di Maria, Thiago Silva, Cavani e così via. Niente di più sbagliato. È giusto a mio parere mandare via Emery, e sarebbe giusto prendere un allenatore di esperienza, possibilmente  che abbia già vinto questa manifestazione e che sia un bravo gestore di uomini e di top player. Il fatto che ci siano stati dei momenti di tensione tra Neymar e Cavani è anche colpa di Emery, che in tutta la sua carriera, anche a Siviglia, dove ha vinto delle Europa League, non ha mai avuto modo di gestire e di avere a che fare con così tanti top player in squadra. Con Ancelotti, per  esempio, non sarebbe mai accaduto questo. Oppure se fosse accaduto, non sarebbe mai uscito fuori dallo spogliatoio e il tutto si sarebbe risolto in un batter d'occhio. Con tanti galli nel pollaio non si fa mai giorno. Deve esserci un allenatore che comanda e dirige tutto e deve esserci un leader in campo che guida la squadra sulle disposizioni dell'allenatore. Emery non è nulla di tutto questo. Con lui non si fa mai giorno. Si ha la sensazione che Neymar comandi più di lui. Non è riconosciuto come leader dalla squadra. È il primo campanello d'allarme doveva essere il rapporto teso e non idilliaco tra Neymar e Cavani. Addirittura delle scaramucce su chi doveva tirare i rigori. In un top club queste cose non devono accadere. Soprattutto un grande allenatore e un grande gestore di uomini non deve farlo accadere. 

Una grande responsabilità di questa disfatta europea del Psg c'è l'ha Emery.  L'obbiettivo, dopo la sfarzosa campagna acquisti, non poteva che essere la vittoria della Champions League, ed è stato fallito. Ma il fallimento più grande è buttare tutto quello che di buono è stato fatto e rifare la squadra daccapo. Il Psg deve mantenere la stessa ossatura della squadra per tanti anni. Deve far amalgamare la squadra. Farla diventare una squadra che gioca a memoria. Armarsi di pazienza, ritoccare ma non rivoluzionare. E affidare il Psg a un allenatore di più esperienza. Questo è quello che deve fare il Psg. Con i soldi si comprano i top player,  ma non si fa la squadra. I soldi non vanno in campo.  I soldi non fanno... la Champions (felicità)