È arrivato il fatidico giorno tanto atteso, oggi 15 marzo, alle porte di una nuova stagione, le italiane si giocano il loro destino, nel cammino della loro competizione europea. Davanti due sfide più che complicate, ma sicuramente diverse anche nella possibilità di realizzazione: il Milan vola a Londra, dove lo aspetta l'Arsenal di Arsene Wenger, reduce dalla vittoria per due lunghezze a zero dell'andata, grazie alle reti di Ramsey e Mkhitaryan; mentre la Lazio in trasferta in Ucraina, affronta la Dinamo Kyev, squadra piuttosto giovane, soprattutto nei giocatori chiave, che ha però creato più di qualche grattacapo ai ragazzi di Simone Inzaghi, fermati nella gara di andata sul 2-2 interno all'Olimpico.

Da una parte la squadra rossonera si trova di fronte ad una delle candidate alla vittoria finale, e con due goal di svantaggio maturati all'andata, sarà una vera e propria impresa passare il turno: il Milan deve segnare 3 reti, senza subirne, e tutto questo nella splendida cornice dell'Emirates Stadium, ubicato in Ashburton Grove, nel Nord della capitale inglese.

Il tecnico rossonero con più di qualche probabilità proverà dal primo minuto a lanciare le due punte, con il 9 portoghese André Silva, fresco del primo centro in campionato, che scalpita per prendersi la scena, adesso da protagonista. Accanto all'attaccante ex Porto, sulle probabili formazioni compare il giovane Cutrone, vera e propria rivelazione di questo Milan, centravanti duttile, capace di mettere in difficoltà gli inglesi, anche e soprattutto con gli scatti in profondità, che se fatti con le giuste tempistiche, possono mandare in crisi la difesa di Wenger.

Diverso è lo scenario che avvolge i biancocelesti, ai quali basterebbe una sola lunghezza di distanza dagli avversari per passare il turno, e volare direttamente ai quarti di finale.

Ma gli ucraini come già vistosi nel match di andata, saranno un avversario ostico fino all'ultimo istante, anche se Immobile e compagni hanno il dovere di fare il possibile per staccare il biglietto della qualificazione, obiettivo più che possibile.

Non ci sarà il centrocampista serbo Milinkovic Savic, grande assente della serata, fermato ai box da un leggero infortunio, ma dovrà essere una Lazio diversa rispetto a quella distratta della gara dell'Olimpico, dove soprattutto nell'occasione del pregevole colpo di tacco di Tsygankov, poteva e doveva marcare più stretto il giovane talento ucraino.

Serviranno quelle stesse facce cattive, che hanno permesso alla squadra di Inzaghi di travolgere la Steaua nella precedente fase, ribaltando lo svantaggio iniziale, con una squadra che sappia creare del bel gioco, ma che non si perda in fase realizzativa, con quel cinismo di chi riesce a sfruttare anche l'unica occasione capitata, e che non si lasci condizionare dalla pressione.

Entrambe sono di fronte ad una prova di maturità, con il dovere di sventolare l'amato tricolore per l'Europa, e con il verde della nostra bandiera, a rappresentare la speranza che abbiamo di vederle lì, tra le migliori 8 del torneo.