Ultimamente si leggono spesso delle interviste a procuratori che non concordano con le scelte degli allenatori.

Da Raiola che insulta il CT della Nazionale, al meno famoso Venglos, procuratore di Marek Hamsik, che ha detto che il giocatore è depresso per le due sostituzioni contro Atalanta e Verona.

Contro l’Atalanta il capitano del Napoli è uscito sul 1-1 e i partenopei hanno vinto 3-1, contro il Verona esce sullo 0-0 e vincono 0-3.
I risultati danno ragione all’allenatore su tutta la linea, Hamsik non è un ragazzino di 18 anni alla sua prima esperienza in un grande club, ma è il capitano di una squadra che punta allo scudetto. Ritengo quindi che sia in grado da solo di capire che non è ancora al top e, per il bene della squadra, è giusto lasciare spazio a chi, in questo momento, è più in forma di lui.
Non credo sia stato il giocatore a chiedere al suo procuratore di prendere le sue difese, ma che sia stato lo stesso Venglos a parlare a ruota libera.

Questa novità deve essere fermata, ci manca solo che le società diano il potere a tutti i procuratori di decidere chi deve essere schierato titolare o non sostituito dai maggiori club europei, per mettere la parola fine al gioco calcio e trasformarlo nel personale Merchandising dei procuratori.