Sappiate che già tutte le parolacce disponibili della lingua italiana e dialettale le ho indirizzate a Berlusconi prima di cominciare questo post e ora mi sento meglio.
Quindi facendo uno sforzo immane scriverò al presidentissimo con una falsa, ma rassicurante gentilezza.

Caro Presidente Berlusconi, ma lei non aveva promesso che "assolutamente" avrebbe lasciato il Milan in mani sicure? Mi spieghi come mai il presidente Moratti per agevolare la vendita del club e agevolare i nuovi proprietari ha chiesto solo 200 milioni, mentre lei ne ha pretesi 800, soldi che avrebbero rappresentato un tesoro per la ristrutturazione del club da parte della nuova proprietà, evitando di finire nelle mani di un fondo finanziario "Elliott Management Corporation"?
Se c'è ancora qualcuno che crede ai cinesi, ci spieghi da dove sono arrivati i 200 milioni di caparra, non si è molto capito. Da indagini di fiscalisti si dice da “isole paradisi fiscali”, senza una traccia rivelatrice dei proprietari del denaro versato. Ne si è capito tutta la tresca della vendita durata due anni. Sono certo che gli avvocati e commercialisti che hanno lavorato per lei, abbiamo raggiunto obbiettivi economici inusuali rispetto ad una qualsiasi azienda gestita in maniera trasparente.
Complimenti Sig. Berlusconi, vedo che anche il Milan è stato gestito come ha gestito tutte le sue aziende: con luci e ombre. E non si può dire che lei sia stato un fenomeno di etica e trasparenza. Ma, mentre per le sue aziende lei ha il diritto di gestirle come vuole (anche andando incontro a indagini della magistrature, relativi processi, e diverse condanne estinte solo dalla prescrizione dei termini o condoni), lei non si può permettere di prendere il giro i tifosi, così come ha bellamente fatto e indifferentemente agito. Dal mio punto di vista, lei Presidente Berlusconi ha svilito e cancellato in 5 anni tutto quanto di buono aveva fatto con il Milan in 30anni. E non sa quanto abbiano sofferto i tifosi in questi ultimi tempi, ma a lei certamente non interessa più di tanto.
Questo mi fa pensare che tutti i soldi investiti in un trentennio (recuperati di colpo e totalmente con la vendita del club, finta o vera che fosse) erano solo un mezzo per raggiungere visibilità, obiettivi politici ed economici. Perché un presidente che ama il Milan (lei è ancora annoverato tra le 10 perone più ricche d’Italia) non combina quello che lei ha combinato negli ultimi 5 anni. Una vera tragedia! Ma lei dirà, come quando disse che l’Italia non era in crisi perché i ristoranti erano pieni: “le squadre hanno ciclo, ma prima o poi ritornano”.
Certo se lei avesse avuto a cuore il Milan forse nel 2011 non avrebbe smantellato la squadra riducendola ad un pugno di macerie, avrebbe cercato acquirenti e poi avrebbe venduto senza impoverire ai minimi storici la formazione della squadra. E oggi non saremmo qui a vomitare fiele. Ma soprattutto evitando quella repentina "ritirata" dal calcio sospendendo le erogazioni di denaro, avrebbe anche evitato il tracollo d'immagine del Milan Club e la caduta del valore di mercato. Perché, sia chiaro, il Milan quando lei lo ha venduto  senza uno stadio di proprietà; il depauperamento del parco calciatori; l’indebitamento; non valeva più di 200 milioni: ma forse i cinesi non lo sapevano. Non bastasse ora ci fa assistere alla sceneggiata dell’uomo triste perché il club non ha rispettato le aspettative? Ma lei veramente pensa che siamo tutti così stupidi?
Ora vorrebbe svincolarsi da ogni responsabilità attribuendo ad una proprietà quasi inesistente, la colpa di tutto ciò?
Complimenti Presidentissimo ha concluso … “degnamente” la sua storia al Milan.