Ieri sera Real Madrid e Juventus hanno vissuto un epilogo indubbiamente caotico e il rigore finale è diventato inevitabilmente l'unico motivo di discussione su tutto il panorama calcistico mondiale.
Come da mia abitudine non discuto l'operato dell'arbitro che se così ha visto, così ha deciso! Come non voglio dilungarmi troppo sulla frase di un noto ex portiere: "La mafia del calcio ha eliminato la Juventus".
Non credo a nessuna mafia, che sia in un senso o che sia nell'altro. Non è mafia il Real Madrid in Europa come non è mafia la Juventus in Italia. Anche la sentenza di Calciopoli, se letta con attenzione, presenta molti lati oscuri e discutibili. Al limite si può discutere su quella che viene comunemente definita "sudditanza psicologica", ma si tratta di un fenomeno che esiste dall'esistenza dell'uomo e in tutti i settori della vita, mica solo nel calcio... e va accettato per quello che è, giusto o sbagliato che sia, perchè è un meccanismo inconscio!

Gli arbitri sono chiamati a giudicare in una frazione di secondo cose che avvengono ad una velocità incredibile ed è un lavoro difficilissimo. Ieri sera tante persone hanno giudicato il rigore come "almeno dubbio", ma lo hanno fatto dopo avere visto e rivisto l'azione all'infinito, a tutte le velocità e da tutte le angolazioni. Magari, come dice il Presidente Agnelli, la tecnologia avrebbe aiutato e posso anche essere sostanzialmente d'accordo, ma anche quello rimane un mezzo da usare con molta cautela e con parametri precisi.

Nel computo delle due partite sia la Juventus che il Real Madrid hanno commesso degli errori ed è semplicemente passata la squadra che ne ha commesso qualcuno di meno.

Non mi schiodo dalla mia convinzione: le partite sono decise molto di più dagli errori dei giocatori che dagli errori degli arbitri. Ne sono convinto da sempre. Un errore sotto porta o un disimpegno sbagliato incidono di più di una scelta arbitrale o quanto meno incidono allo stesso modo. Ieri sera il problema vero non è stato vedere un arbitro che assegna o non assegna un rigore dubbio, ma vedere un giocatore del Real Madrid trovarsi da solo in area davanti al portiere per via di una "lettura" sbagliata da parte di Chiellini che ha costretto Benatia ad un tentativo di recupero. Movimenti tattici sbagliati che inevitabilmente, a tempo scaduto, possono essere fatali!

Le frasi dei giocatori della Juventus nel dopo partita, Buffon in primis, non le giudico. Sono parole uscite a caldo, con in corpo l'adrenalina a mille e in un contesto dove bisognava "buttare fuori" la tensione del momento. A tanti saranno sembrate almeno inopportune e fuori luogo ma sono convinto che già oggi, lui stesso per primo, le avrà rianalizzate in modo più sereno e quindi diverso!

Siamo tutti uomini e nessuno è perfetto!