La situazione della squadra si può presto riassumere: ottimo organico, allenatore valido e moderno, innesti invernali che possono dare gradite e probabili sorprese, comparto difensivo che poteva essere migliorato ma che fino ad ora è stato e sarà uno dei migliori del campionato. La situazione di buona parte del tifo invece: estate iniziata con mille polemiche e contestazioni, le posizioni di vertice prima conquistate e poi mantenute vissute come risultato dell'allenatore attuale e passato a dispetto di una Proprietà indolente. Mercato invernale vissuto come affronto immane al tifo e alla città che si meritavano un maturo Piquet o un novello Baresi. Dal mio tono potete ben capire come in questa situazione di oppostè valutazioni, il mio giudizio sia incredibilmente e totalmente dalla parte della società / proprietà. Il problema non é squisitamente di comunicazione dove una proprietà orgogliosa e permalosa mal si abbina ad una città che prima dei Della Valle ha preso a calci in culo Dante e i Medici. Mai e poi mai entrambi si ameranno. Ma il problema non sta qui. Il nocciolo della questione a mio modo di vedere sta nella strategia del tifo di una città media... non siamo il Carpi e il Frosinone. .. ma nemmeno Milano o Roma. .. siamo una città che in tutti i settori fa fatica, é maledettamente invecchiata e senza un chiaro futuro, se non quello di rischiare seriamente di diventare una città museo. In questo contesto cittadino, nel calcio moderno fatto di milioni di investimenti, marketing e strategie ben lontani dal provincialismo fiorentino, il tifoso della città, tanto veloce nelle polemiche sui social quanto approssimativo nelle analisi e frettoloso nei giudizi negativi(ilicic, badeli e simili) cosa potrà mai desiderare dal proprio futuro? Questa situazione é paradossale... metà città spera in sceicchi siriani... l'altra metà rimpiange Cecchi Gori e i suoi fallimenti. Se a tutto questo aggiungete allenatori poco lucidi (Prandelli e Montella inoperosi o a pulire spogliatoi di provincia), manager poco abili e fratelli giustamente snob, il piatto fiorentino é servito. Eppure mai come quest'anno le notizie tecniche erano così tante e positive: la maturità di ilicic, badeli e vecino. L'esplosione di bernardeschi che se confermata a quella di Tello può far diventare Firenze come meta ambita in tutta Europa per i giovani talenti in cerca di affermazione. Il bel calcio associato alla tranquillità della provincia può diventare l'elemento tecnico di scelta per qualsiasi ambizioso e giovane allenatore. La società dovrebbe privilegiare bel gioco e giovani promettenti ai risultati di breve periodo. Il futuro del calcio a Firenze può essere solo questo. Ma il tifoso che strategia ha? Molto probabilmente nessuna se non quella di essere orgogliosamente fiorentino e pertanto polemico e schiavo di nessuno. Ci siamo ribellati all'impero e ai papi... a noi dei marchigiani possiamo fare tranquillamente a meno. Alla faccia di qualsiasi considerazione tecnica e calcistica. Questa é Firenze, prendere o lasciare.