Nel 1888 Theophilus Van Kannel ottiene dall'ufficio brevetti americano il certificato di registrazione della sua nuova invenzione: la porta girevole. Da quel giorno, quella semplice invenzione composta da 3-4 ante che ruotano in senso antiorario attorno ad un asse verticale, è stata utilizzata in centinaia di applicazioni diverse, comprese alcune molto vicine al mondo del calcio. Il tornello, introdotto attraverso decreti del legislatore, qualche anno fa, non è altro che una mutazione nemmeno troppo sofisticata del sistema di porte girevoli. Nel 1888 il signor Van Kannel non poteva minimamente immaginare che qualche secolo dopo, la sua invenzione sarebbe diventata addirittura una metafora. Genova, sponda Samp, quest'estate è simile ad una porta girevole che ruota con costanza e che accoglie o saluta vecchi e nuovi giocatori. Da quando Massimo Ferrero, personaggio a dir poco eccentrico, ha preso in mano le redini della società, la Sampdoria ha ceduto praticamente qualunque pezzo pregiato e non, presente in rosa. Ferrero arriva alla Samp nell'estate del 2014 e come primo atto avalla la cessione di Mustafi, messosi in mostra ai mondiali brasiliani, incassando subito 8 milioni di euro. Nella successiva sessione di mercato invernale, Ferrero cede Manolo Gabbiadini al Napoli per una cifra vicina ai 13 milioni di euro. La scorsa estate ad uscire dalla porta girevole doriana, c'han pensato Obiang ed Okaka in estate, garantendo circa 10 milioni di euro al club doriano, ma anche Eder e Zukanovic per una cifra complessiva pari a circa altri 16 milioni di euro. La cessione di Salomon ed il prestito al Napoli di Regini, ha portato un extra-introito pari a circa 3 milioni di euro. Ma è in questa sessione di mercato che Ferrero&Co hanno messo in scena uno dei più grandi piani di cessione mai visto in quel di Genova. Soriano, Correa, Fernando, Rizzo, Duncan, De Silvestri e Moisander hanno lasciato la Samp generando un flusso di cassa entrante pari a 60 milioni di euro. Milioni che solo in parte sono stati re-investiti attraverso l'acquisto, al momento, di Sala, Schick, Cigarini, Linetty, il riscatto di Quagliarella dal Torino, quello di Viviano dal Palermo e l'acquisto di Ante Budimir dal Crotone neo-promosso. Merita una nota tutta sua, la vicenda Castan, prelevato in prestito dalla Roma e ceduto a distanza di qualche giorno al Torino. Un doppio trasferimento in una singola sessione di mercato, che in Italia non si vedeva da tempo. Il saldo di questa sessione di mercato segna un +36 milioni di euro con i quali la Sampdoria andrà a coprire i propri debiti sportivi e potrà finalmente ripartire da 0. Ma il mercato Samp non è solo grandi operazioni in uscita e modeste operazioni in entrata. Nell'universo Samp ruotano decine di calciatori movimentati ogni estate prevalentemente tra Serie B e Lega Pro. La mole di queste operazioni ha fatto allarmare le coscienze dei più maliziosi che hanno visto in questa gestione del parco sportivo, una replica di quel modello Ghirardi-Leonardi che ha portato il Parma al fallimento sportivo giusto un anno fa. Ferrero, che nella sua carriera da Presidente è andato incontro a scivoloni di ogni sorta, dagli insulti a Thohir, ai battibecchi con il suo ex-allenatore Zenga, al caso Cassano, all'affair Eto'o, ha più volte smentito voci secondo le quali la Samp stesse operando in modo da poter schermare in qualche modo i suoi flussi di denaro attraverso una numerevole serie di operazioni. Ma anche difronte a smentite secche il popolo sampdoriano continua a storcere il naso nei confronti del proprio Presidente che in questi giorni sta portando avanti una gestione sportiva, attraverso il direttore sportivo Osti, che continua a far uscire i simboli doriani senza generare nella tifoseria un sussulto di qualunque sorte per un colpo ad effetto in entrata. La Samp, la nuova Samp di Giampaolo, affronterà Domenica prossima l'Empoli in trasferta, nella speranza che quella porta girevole voluta da Presidente e Direttore sportivo, smetta di far uscire altri simboli doriani, cedendo il passo ad acquisti di valore che consentano ai blucerchiati di conquistare una salvezza tranquilla e magari chissà: tornare ad accarezzare il sogno europeo, interrottosi praticamente subito lo scorso anno con la sconfitta interna per 0-4 contro i serbi del Vojvodina.