Chiunque abbia visto almeno un film (o telefilm) americano di genere poliziesco prima o poi avrà sicuramente assistito alla scena di un interrogatorio.
In essa avrà conosciuto sicuramente una tecnica che si chiama "poliziotto buono, poliziotto cattivo" (in lingua anglosassone "Mutt e Jeff" o "Joint questioning" o ancora "Friend and foe").
In poche parole, gli interroganti si dividono i compiti mostrandosi davanti all'interrogato come se avessero due tipologie di caratteri totalmente differenti. Uno metterà in evidenza atteggiamenti aggressivi, l'altro invece si presenterà più accondiscendente e comprensivo. L'obiettivo per entrambi è quello di costringere l'interrogato a dire la verità.

Da quando il Milan è stato ceduto da Berlusconi a Li Yonghong, abbiamo assistito al lavoro professionale svolto dall'Amministratore Delegato e dal Direttore Sportivo, scelti dalla nuova proprietà per gestire la società: Marco Fassone e Massimo Mirabelli.
Il primo, nato a Pinerolo (la mia città), lavora prima alla Ferrero e poi alla Galbani prima di approdare nel mondo del Calcio partendo dalla Juventus e proseguendo poi con il Napoli, l'Inter ed infine il Milan.
Mirabelli, invece, incomincia la sua esperienza professionale nel mondo calcistico dalle serie minori, facendo la gavetta nel Rende, nell'Empoli, nell'Acri, Cosenza, Ternana, prima di approdare al Sunderland in Premier League e poi all'Inter.

Da quando i due dirigenti hanno cominciato a lavorare al Milan è sembrato subito palese che le due figure si completino a vicenda dando di se stessi un'immagine completamente diversa.
Fassone sembra comportarsi come il poliziotto buono, nel modo di esprimersi, di presentarsi, mentre Mirabelli pare abbia il ruolo del poliziotto cattivo.
In ogni caso, il bastone e la carota (ammesso che le indiscrezioni che la stampa ha rivelato in questi mesi abbiano fondamento) agitati dall'Amministratore Delegato e dal suo Direttore sportivo non sono i mezzi con i quali viene giudicato il loro lavoro. I due dirigenti verranno osannati o criticati solamente per quanto il Milan riuscirà a fare in campo e questo dipenderà dalla lungimiranza delle loro mosse, da Montella e... dall'attaccamento ai colori rossoneri che i calciatori sotto contratto sapranno dimostrare.