Mamma mia santissima! Qui non si può sbagliare una partita che tutti cominciano a ridare contro società, allenatore e giocatori. Questo perché? Perché la Juventus in questi ultimi sette anni ha abituato troppo bene la propria gente con miriadi di vittorie. Non si rammentano gli anni bui di Calciopoli, durante i quali hanno provato ad ammazzare e a far scomparire definitivamente la squadra più blasonata d'Italia e tra le più importanti nel mondo. Non si fa menzione di quello che è stato il post-Farsopoli con i vari Ranieri, Ferrara, Zaccheroni e Delneri. Chiedo scusa per l'espressione forte che sto per utilizzare, ma come si suol dire quando ci vuole, ci vuole: il passato di "m." va a finire nel cesso! E cosa più grave è che a finire nel cesso è anche l'incredibile "miracolo" che hanno realizzato Andrea Agnelli, Beppe Marotta, Fabio Paratici, Antonio Conte e Massimiliano Allegri. Giusto per citare qualcuno...

I sei campionati vinti consecutivamente (mai nessuno in Italia), le tre Coppe Italia consecutive (mai nessuno è riuscito a fare doppieta scudetto-Coppa per tre anni di fila), le tre Supercoppe (unica squadra in Italia ad avere il numero più alto di questo "banalissimo trofeo"), le due finali di Champions League raggiunte. Bene, tutto questo ben di Dio viene scaricato dallo sciacquone a Crotone. "Per colpa" di un pareggio arrivato in un campo nel quale anche "il gioco fantasmagorico" del Napoli ha avuto difficoltà ad esprimersi, ci si dimentica dei traguardi straordinari raggiunti in questi anni altrettanto fantastici e carichi di adrenalina. Un 1-1 che ha fatto finalmente sfogare tutti coloro che non vedevano l'ora che la Juventus perdesse "colpi" per dare sfoggio della propria sapienza calcistica: allenatore che non capisce niente, formazione sbagliata, società che non investe, Marchisio vattene! Oh! E che cavolo. Dopo Ferrara, a distanza di quasi un mese, i leoni da tastiera possono ostentare il loro scibile in materia. Ci manca solo che domani si alza uno e dice: "Allegri togliti, ti faccio vedere io come si fanno giocare questi qui..." Tra poco, si arriverà anche a questo. 

Non è nessuna esagerazione o provocazione. E' un dato di fatto. Commenti criticamente distruttivi che sono piovuti anche nella temperatura calda della primavera. Ho letto di un Allegri incapace nel gestire la squadra, quando solo una settimana fa, in quel di Madrid, si esaltava la grande caparbietà di un tecnico che aveva caricato a mille la squadra, nonostante il passivo di partenza. Ho letto di un turnover errato: se avesse inserito i "cavalli buoni" anche a Crotone, ci sarebbero stati gli haters a dire: "Ma perché li fa giocare anche oggi? Falli riposare per il match contro il Napoli!". Ho letto di colpe attribuite a Marotta, come se a scendere in campo ieri sera fosse stato lui... "Questa è colpa tua! Hai visto chi ci ritroviamo come sostituto a centrocampo? Sturaro! Un bidone! Andatevene va..." Andatevene va? Ma stiamo scherzando o la siesta del pomeriggio di mercoledì ha fatto male a diversi personaggi come questi? Una dirigenza che ti ha preso dalla melma e ti ha riportato a livelli inimmaginabili fino a dieci anni fa, inciti a mandarla via? E' veramente il colmo. 

Condivido appieno quanto detto da Claudio Zuliani che sarà un aziendalista perché lavora in JTV, ma almeno è un vero juventino: "Tifate altre squadre. Non bastano gli insulti, gli sfottò degli altri tifosi. Vi mettete contro questi ragazzi anche voi! Questo è masochismo! Siamo all'auto-insulto!" E ha ragione. Non basta sentirsi presi in giro dalla curva sud del Crotone che inneggia: "Simy come Ronaldo!" o dal Franchi: "Arbitro insensibile!" o le critiche che arrivano da dove non dovrebbero arrivare, ossia da chi è quinto o sesto... Ma a trovare l'insignificante pelo nell'uovo sono gli stessi tifosi bianconeri. O meglio, che fingono di essere veri tifosi, ma che in realtà sono soltanto opportunisti: salgono sul carro a maggio, scendono appena si presenta l'occasione. Qualsiasi cosa venga fatta non va bene. Solo e sempre polemici. Polemici per sempre...