E' un bel po' che non discetto di cose inutili e credo che nessuno ne avvertisse la mancanza. Ma ho deciso di smorzare questo mio digiuno dedicando un articolo all'analisi del tifoso juventino medio, e in particolare al rapporto di amore-odio che lo lega al nostro attuale allenatore. Più odio che amore.

Che Massimiliano Allegri di Livorno non piaccia ad una frangia non proprio marginale del popolo bianconero è un dato di fatto. Ciò che voglio cercare di capire è il motivo, se ve n'è uno, per cui il mister non è riuscito a fare breccia nei cuori juventini.

 

1) L'ombra dell'Ex

Ad Allegri si rinfaccia spesso che la 'sua' squadra abbia vinto perché plasmata dal quel genio che risponde al nome di Antonio Conte e che di conseguenza i successi della Juve odierna siano ascrivibili al tecnico salentino.

Ebbene, la rosa della Juve si compone di 25 giocatori e gli unici sopravvissuti della gestione precedente sono: Buffon, Chiellini, Barzagli, Lichtsteiner, Marchisio e Asamoah. Vale a dire 6 su 25, di cui solo 2 titolari certi.

Obiezione: la Juve vinceva grazie al modulo contiano, il 3-5-2. 

Benché Allegri abbia spesso giocato con la difesa a tre oggi, complice anche l'addio di Bonucci, si è passati stabilmente ad un modulo più europeo con soli due centrali. E in passato? I dati sono i seguenti: Allegri ha allenato la Juve in 176 partite ufficiali, di cui 94 schierando la difesa a quattro e 82 la difesa a tre. Senza Bonucci, quest'anno, la squadra è sempre scesa in campo con quattro difensori.

 

2) I Risultati

TRE campionati, TRE Coppe Italia, UNA Supercoppa Italiana. 

Critica pressocché obbligata: ha la squadra più forte, in Italia è obbligato a vincere. Infatti l'accoppiata Scudetto-Coppa Italia per ben tre volte consecutive è un record che appartiene soltanto a Max Allegri.

Ma ha perso DUE Supercoppe...

Questo è indubbio e credo siano gli unici due insuccessi che possiamo imputargli. Le partite secche che ci vedevano opposti a Milan e Lazio, due compagini più deboli della nostra, andavano vinte senza se e senza ma.

E in Europa non vincete da 21 anni...

Rispondo con una domanda: si può condannare Allegri per aver perso (nettamente) contro le due squadre più forti del mondo al massimo della forma e nel pieno del loro ciclo?

La storia della Juve in Champions è travagliata, lo sappiamo. E non è certo da ieri che perdiamo le finali in malo modo. Lippi ebbe la possibilità di riempire il nostro palmares europeo affrontando avversari alla portata o addirittura inferiori (vedi Borussia), eppure finì come sappiamo. Idem la partitaccia di Atene contro l'Amburgo.

La Juve è tornata nel calcio d'élite da pochissimi anni, complice il baratro nel quale era finita nel 2006 e a cui era seguita una difficoltosa risalita. E negli ultimi tre abbiamo giocato due finali di Champions. Direi che la strada è quella giusta, non resta che ritentare.

 

3) Il confronto con gli altri Top allenatori

E' risaputo che l'erba del vicino è sempre più verde, ma in Italia questo adagio assume contorni grotteschi. Ah... se avessimo ancora Conte... ah... se ci allenasse Simeone... ah... se potessimo godere del bel gioco di Sarri... 

Alt! Ho detto Top allenatori. Ergo, il confronto lo si deve fare con il meglio che offre il calcio europeo. Vediamo i successi dei principali Coaches negli ultimi tre anni (compreso il breve scorcio di questa stagione), cioè da quando Allegri siede sulla panchina della Juve, e relative statistiche.

Ancelotti. 5 trofei. 1 Bundesliga, 2 Coppe di Germania, 1 Supercoppa Europea, 1 Coppa del Mondo per Club. 85 vittorie su 119 partite, ovvero il 71,4%. Squadre allenate: Real Madrid e Bayern Monaco.

Conte. 1 trofeo: 1 Premier League. 56 vittorie su 81 partite, ovvero il 69,1%. Squadre allenate: Italia e Chelsea.

Guardiola3 trofei: 2 Bundesliga, 1 Coppa di Germania. 119 vittorie su 171 partite, vale a dire il 69,6%. Squadre allenate: Bayern Monaco e Manchester City.

Jardim1 trofeo: 1 Campionato Francese. 102 vittorie su 180 partite, vale a dire il 56,6%. Squadre allenate: Monaco.

Luis Enrique. 9 trofei: 2 Liga Spagnola, 3 Coppa del Re, 1 Supercoppa Spagnola, 1 Champions League, 1 Supercoppa Europea, 1 Campionato del Mondo per Club. 138 vittorie su 181 partite, ovvero il 76,2%. Squadre allenate: Barcellona.

Mourinho5 trofei: 1 Premier League, 2 Football League Cup, 1 Community Shield, 1 Europa League. 91 vittorie su 153 partite, cioè il 59,4%. Squadre allenate: Chelsea e Manchester United. 

Simeone. 1 trofeo: 1 Supercoppa Spagnola. 107 vittorie su 179 partite, vale a dire il 59,7%. Squadre allenate: Atletico Madrid.

Wenger. 5 trofei. 2 FA Cup, 3 Community Shield. 103 vittorie su 173 partite, cioè il 59,5%. Squadre allenate: Arsenal.

Zidane. 7 trofei: 1 Liga Spagnola, 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee, 1 Coppa del Mondo per Club, 1 Supercoppa Spagnola. 74 vittorie su 99 partite (statistiche su Real Madrid Castilla escluse), ovvero il 74,7%. Squadre allenate: Real Madrid.

 

E i nostro tanto bistrattato mister?

Allegri. 7 trofei: 3 Serie A, 3 Coppe Italia, 1 Supercoppa Italiana. 123 vittorie su 176 partite, ovvero il 69,9%. Squadre allenate: Juventus.

 

Non occorre un Ph.D. preso ad Harvard per capire che Massimiliano Allegri è in linea con la crème de la crème. Chi svetta in questa classifica, il signor Luis Enrique, ha fallito miseramente in Italia con la Roma (settimo posto finale in Serie A, eliminato ai quarti di Coppa Italia e fuori subito ai preliminari di Europa League con lo Slovan Bratislava) e la bravura di Zidane è tutta da dimostrare lontano da Madrid. Mourinho, GuardiolaAncelotti e Simeone sono inarrivabili per via dei loro ingaggi, Wenger è sulla via del tramonto e il futuro di Jardim e Conte pare essere lontano dall'Italia.

 

Dunque, torniamo alla domanda con la quale si è aperto questo articolo: perché noi juventini detestiamo Allegri? Vi è per lo meno un motivo razionale?

La ragione ultima per cui milioni di 'juventini' detestano Allegri è perché la tifoseria della Vecchia Signora annovera al suo interno MILIONI DI PERSONE CHE DI CALCIO CAPISCONO POCO.

 

Buonanotte,

Herr Doktor