In questi giorni nei quali tiene banco in casa Inter il presunto, possibile, inevitabile passaggio di Perisic al Manchester United, ci si interroga su quali possano essere le condizioni di questa cessione.

Sabatini venerdì in conferenza stampa è stato chiaro, il prezzo dei giocatori dell'Inter lo fa la società e non il compratore. Si tratta pertanto su una base di 45 milioni più bobus,  oppure a scalare con le famigerate contropartite tecniche.
In più occasioni sembrava che la cessione fosse già avvenuta. Nei social media è un continuo rimbalzo di "è fatta", "ceduto Perisic", e invece si continua a discutere.

Tra i vari papabili della rosa del Manchester si è parlato con insistenza di Anthony Martial, il giovane attaccante francese, il quale sarebbe stato espressamente richiesto da Sabatini stesso. E che il dirigente nerazzurro lo abbia chiesto abbiamo pochi dubbi, purtroppo è un'operazione impossibile.

Dal punto di vista tecnico Mourinho avrebbe già decretato il suo "no".
E' vero che è arrivato un giocatore molto importante come Lukaku che in linea teorica dovrebbe lasciare ancora poco spazio al giovane francese, tuttavia una squadra impegnata su più fronti come lo United (tenendo conto anche della cessione del vecchio Rooney) difficilmente può privarsi di un attaccante di questo peso, che sicuramente più di un mal di pancia lo ha palesato a partire dalla contesa della maglia numero 9 con Ibra. Contesa non di poco conto in quanto Martial aveva già in rampa di lancio un marchio commerciale "AM9" alla stegua del più noto "CR7".

Ancora più pregnante è tuttavia il "no" economico all'operazione. Martial è passato dal Monaco al Manchester dopo l'ottima stagione 2014/2015 per una cifra di 80 milioni si disse all'epoca. In realtà entrando nei dettagli del contratto si trattò di 50 milioni fissi, più altri 30 di bonus. Di questi 10 erano legati al raggiungimento dei 25 goal in premier e sono già stati raggiunti. Altri 10 dipenderanno dalle presenze in nazionale (deve raggiungere le 25 ed è già a quota 15). L'ultima e più improbabile è legata al vincere il Pallone d'Oro nel 2019.

Parliamo pertanto di un giocatore che ha comportato un investimento di 60 milioni. Ipotizzando due anni di ammortamento su un contratto di 5 anni siamo comunque a circa 40 milioni di carico in bilancio e lo vogliamo mettere sulla bilancia con Perisic e i suoi 45/50 milioni.

Ecco che alternative in difesa come Darmian e Smalling appaiono più credibili, sempre che il vecchio Mou decida di separarsene.
E non è esculso che ci siano altre sorprese, tipo Fellaini, di cui non parla nessuno ma che a 30 anni potrebbe diventare sacrificabile.