Faccio subito tre premesse:
1) ho tifato Italia dal primo all'ultimo minuto;
2) ho scritto questo pezzo ieri così da non farmi condizionare dal risultato di stasera;
3) se state leggendo il mio articolo significa che abbiamo perso.

Ci sono mille ragioni per cui io detesto legittimamente la Figc, talmente tante che non riesco neanche a fare ordine. Butto giù le prime che mi vengono in mente, senza alcuna presunzione di completezza:

  1. La Triade pagliaccesca Tavecchio-Pecoraro-Ventura. Da chi volete che parta? Dalle gaffe di Tavecchio o dalla presunzione di Ventura? Dall'impresentabilità del Presidente federale o dall'inadeguatezza del ct? Dalla parzialità politica del primo (che infatti va a vedere solo le partite dell'Inter al Meazza) o dalle genialate tecnico-tattiche del secondo (Insigne interno da centrocampo è da film horror)? Il procuratore lo lascio per ultimo perché merita un discorso a parte.
  2. Doppiopesismo. Pecoraro si inventa un'intercettazione di sana pianta pur di castigare Agnelli mentre archivia la pratica De Laurentiis in 5-minuti-5. Inflessibile con gli ultrà bianconeri, ma quando si tratta di scendere a patti con il camorrista Genny 'a carogna si scopre garantista fino al midollo.
  3. Scontro totale Figc-Juve. E basta: questa lite va avanti da 11 anni e ha avuto come unico risultato la spaccatura insanabile tra la società torinese e la federazione. Servirebbero riforme (vedi punto 6) e unità di intenti per ridare smalto al movimento calcistico nostrano, invece ogni occasione è buona per gettarsi addosso reciproco discredito. La Juventus, piaccia o non piaccia (cit.), è l'unica realtà italiana che può dire la sua in Europa. Le altre o non hanno mai vinto nulla, o sono nobili decadute, oppure in Europa non ci mettono neanche piede.
  4. Sfigati al potere. Dedicato a tutti quei poveracci oberati da complessi di inferiorità che pensano che solo eliminando la Juve dalla serie A e il blocco bianconero dalla Nazionale le cose migliorerebbero per il calcio italiano.
  5. Dimissioni. In Italia si sta attaccati alla poltrona malgrado inefficienze, scandali, corruzione, collusioni, stragi, ecc..., di conseguenza perché il trio delle meraviglie dovrebbe dimettersi per il disastro sportivo più epocale da 60 anni a questa parte?
  6. Le riforme. Sbandierate come in ogni (inutile) campagna elettorale, sono ancora lì sul tavolo ad ammuffire.
  7. Responsabilità juventina. Tutte le volte che la Nazionale perde è un processo, in primis, al blocco bianconero. Togliete la difesa all'Italia e poi vediamo di chi è la colpa.
  8. Attaccamento alla maglia. Ho visto cose oscene con la casacca azzurra: giocatori che nel club di appartenenza vengono valutati 100 milioni e poi spariscono in campo internazionale; primedonne svogliate che non corrono neanche di fronte ad uno tsunami; coesione di gruppo pari al galleggiamento dell'olio sull'acqua.
  9. Rapporto ct-giocatori. Che lo scollamento post tracollo spagnolo sia evidente è un eufemismo. Se non ti segue nessuno qualche domanda dovresti fartela, e magari trarne le conseguenze.
  10. Rinnovo. No, questa non la mando giù. Il Presidente federale che prolunga il contratto ad un allenatore che non è neppure qualificato è una situazione peggiore della stessa eliminazione. Che tu sia stramaledetto, Tavecchio.
  11. Tavecchia Signora. Ebbene sì, ne ho anche per la mia squadra. Presidente Agnelli, ma da che pulpito Lei ha partorito l'idea di votare Tavecchio? Pensava che forse si sarebbe messo a fare le riforme da Lei auspicate? O che avrebbe preso le distanze dal suo compagno di merende Lotito? Ci spieghi Presidente, perché sinceramente non abbiamo capito.

Ce ne sarebbero almeno altrettanti di punti contro la Figc, ma preferisco chiudere il mio intervento a favore dell'unico (e ultimo) fuoriclasse italiano che avrebbe meritato il Mondiale: Gianluigi Buffon.

Dunque, rinnovo la domanda: perché dovrebbe dispiacermi?