Non piangano e non si disperino i tifosi romanisti ma, anzi, al pianto ed alla delusione per il mancato accesso alla fase a gironi della 'regina' mondiale delle competizioni per clubs, subentri la concentrazione su un obbiettivo europeo concreto e, forse, alla portata di mano! C'e il vecchio detto "chiusa una finestra ti si apre un portone" (che tra l'altro citava sempre mia zia trapiantata nella Capitale); ebbene alla Roma si palesa l'opportunità immediata di sfatare il tabù europeo e la vulgata che la vuole non proprio vincente sul palcoscenico continentale (come se altre squadre italiane molto più blasonate siano un esempio in Europa -ogni riferimento alla compagine bianconera è voluto)! Lo sport è bello per questo: che ad ogni obbiettivo fallito ne sussegue subito uno nuovo, una nuova gara o competizione in cui cimentarsi. Nel caso della "Magica" questo nuovo stimolante target è la UEFA Europa League 2016/17 il cui atto finale si disputerà Mercoledì 24 maggio 2017 alla Friends Arena di Solna unComune confinante con la capitale svedese di Stoccolma. Con ciò non voglio dire che l'AS Roma porterà a casa il trofeo ma desidero solo mostrare, far intravedere un'opportinità, un diamante grezzo che se ben lavorato mostrerebbe una luce abbaggliante: essere la prima squadra italiana a raggiungere la finale della UEFA Europa League! Sento già i commenti degli (eventuali...) lettori: "eh ma c'è la corrazzata United", "eh ma la Roma in Europa non vale nulla" (naturamelmente immagino metafore più colorite di questa) ma proprio il taboo da sfatare potrebbe essere il vento che gonfierà le vele dell'undici di Spalletti. Entriamo un po' più nel dettaglio. La sorellina minore della Champions League è, obbiettivamente, una competizione massacrante: innanzitutto si gioca al Giovedì e, soprattutto nella fase a gironi ,si intraprendono trasferte anche molto lunghe. Rispetto alla UCL ha un turno in più dopo la fase a gironi; la fase ad eliminazione diretta comincia con i sedicesimi rispetto agli ottavi della Champions League e ciò significa che superata la fase a gruppi la #roadtofinal dura 5 turni! (finale compresa). Spalletti ha una discreta esperienza nelle competizioni UEFA: tralasciando le stagioni con l'Udinese, con la Roma ha sempre passati i gironi di Champions e con lo Zenit è sempre arrivato agli ottavi di finale sia in EUL che UCL. Inoltre Luciano Spalletti, la Roma e Francesco Totti nella scorsa stagion ci hanno mostrato di essere portati per le mission impossible; ripeto, non che questa lo sia in sè e per sè, ma lo è in relazione al mood negativo che si è creato intorno alla squadra rispetto alle competizioni europee. In conclusione, al di là delle valutazione tecniche: la vendita di Pjanic etc. etc., una Roma indebolita etc. etc, dato che si parla di sport ed in particolare di sport professionistico dove ciò che conta è VINCERE o creare i presupposti e le motivizioni per farlo, non vedo quale altra situazione migliore che questa possa esistere per la Società capitolina: sfatare il taboo europeo, non per porsi l'obbiettivo minimo di alzare il trofeo ma di centrare la finale!