Inter... chi è veramente un giocatore da Inter nella nostra rosa? A chi importa dell'Inter? L'Inter per adesso è tutta fumo e niente arrosto, ci eravamo illusi della Champions, ci eravamo illusi che Pioli ci avrebbe riportato in alto e invece... Non è colpa di Pioli. Pioli il suo l'ha dato, ha sempre motivato i giocatori e non ha quasi mai sbagliato la formazione. La nostra squadra è una squadra che appena si trova sotto si demoralizza e appena si trova in vantaggio si rilassa. Questo atteggiamento non avviene per colpa di Pioli. La colpa è dei giocatori che si credono i migliori al mondo e sono svogliati. Abbiamo una mentalità da provinciali e l'abbiamo sempre avuta da due anni a questa parte e l'unico che l'ha un po' sotterrata è stato Mancini che ha reso la squadra cinica. Quindi non dobbiamo addossare a Pioli tutte le colpe, anzi. La partita di ieri è stata una cosa obbrobriosa, ho visto una squadra di rammolliti che appena è andata in vantaggio per 1-2 si è accasciata sugli allori salvo poi risvegliarsi solo quando era troppo tardi e tutto era stato compromesso. Tutti chi più chi meno hanno delle colpe. Gagliardini non conosce la fase difensiva (per colpa sua abbiamo preso due reti), Kondogbia è troppo macchinoso e ogni volta che ha palla non mi infonde mai sicurezza, Joao Mario lo stesso, passa sempre all’ultimo la palla e cerca giocate che non gli riescono e ieri per lo più ha percorso il campo in orizzontale cercando un varco e solo a volte gli si è accesa la lampadina, Medel troppo falloso, Nagatomo lento e si perdeva sempre Tello, Candreva non copriva mai, Icardi molto spesso non tornava, Miranda spesso era poco attento, D’Ambrosio, Perisic, Icardi, Handanovic e Candreva sono gli unici che si salvano. Credo che la nostra prestazione ieri si possa ridurre all’immagine di Medel che cerca di opporsi a Babacar ma alla fine lo lascia passare. Questo è l’atteggiamento che l’Inter ha messo in campo ieri nel secondo tempo: la squadra ha provato ad opporsi, una strenua opposizione, ma appena ha visto la speranza spegnersi subito la strenua opposizione si è trasformata in rassegnazione e l’Inter si è fatta penetrare manco fosse burro. Da due mesi a questa parte ormai ad Appiano regna la rassegnazione e sembra che niente riuscirà ad invertire la tendenza suicida della squadra che ormai è entrata in una spirale negativa e fa fatica ad uscirne. Dobbiamo però non demordere perché se ci abbattiamo è la fine, anche se la stagione è quasi tutta da buttare dobbiamo centrare assolutamente l’Europa League perché se sciaguratamente dovessimo fallire questo obbiettivo allora lì si che dovremmo fare una riflessione profonda. Al momento la squadra però sembra non aver capito in che momento negativo siamo, io ieri gli unici che ho visto veramente delusi sono stati Icardi, Handanovic, Joao Mario, Perisic e Pioli. La qualità dei giocatori si vede anche da questo, si vede dall’atteggiamento in campo, Handanovic ad esempio ha continuato a protestare nonostante l’ammonizione, simbolo di un guerriero che non cede. E mentre i soliti noti si avviavano verso gli spogliatoi Joao Mario e Icardi si mettevano le mani in faccia e non potrò mai scordare la faccia delusa e triste di Pioli che col capo chino si avviava verso gli spogliatoi, simbolo di quanto tenga a questa squadra e di quanto ci sia legato. Io non addosso le colpe a Pioli, è vero Pioli avrebbe potuto gestire meglio i cambi, Brozovic ed Eder sarebbero dovuti entrare prima e avrebbe dovuto buttare nella mischia Gabigol, ma riflettendoci sopra c'è qualcuno tra voi che avrebbe immolato Gabigol consegnandolo ai fischi del terribile pubblico di Firenze, facendogli patire l'umiliazione che hanno patito i suoi compagni? Certo avrebbe potuto trovare una giocata risolutiva, ma in quel clima di tensione avrebbe potuto anche fare un errore fatale che non si sarebbe mai perdonato. In sostanza Pioli ha sbagliato il tempo dei cambi ma con la tensione che si tagliava a fette in quei minuti fatali era difficile pure pensare, e poi Pioli è un tipo che si fida fino all'ultimo dei suoi giocatori e non li abbandona mai e questa è una qualità che fa di lui un uomo vero. E' vero lui è il mister ma in fondo coloro che vanno in campo sono i giocatori e cosa ci può fare Pioli se la nostra difesa è un colabrodo e se il nostro centrocampo non copre quanto dovrebbe? Cosa ci può fare se sotto porta i giocatori sbagliano l’impossibile? Cosa ci può fare se i suoi uomini si fanno saltare come birilli? Gli interpreti sono sempre quelli, le teste sono sempre quelle, i piedi sono sempre quelli; Pioli potrà provare a cambiare la loro mentalità ma se sei abituato a giocare così è impossibile farti cambiare, Pioli non può aggiustare i piedi di Kondogbia e Brozovic. Stefano può solo cercare di migliorare e potenziare l’assetto tattico e dare consigli alla squadra facendogli entrare ben in testa che indossano la maglia dell’Inter, non della Juve Stabia! . Pioli deve spiegare a Miranda, Medel & company che la palla non va calciata il più lontano possibile del tipo “Speriamo che me la cavo”, la palla una volta riconquistata va fatta girare e soprattutto Pioli deve insegnare alla squadra a giocare palla a terra, non si possono neanche contare i palloni persi ieri sera per i passaggi aerei super tecnici. Pioli deve insegnare a Kondogbia che non deve investire l’avversario per rubargli la palla, deve far capire a Miranda che non deve dribblarsi i giocatori avversari, deve insegnare ai giocatori che esiste anche la fascia destra e che non devono sviluppare l’azione solo dalla parte di Perisic e Joao Mario, ieri ho visto più volte un Candreva solo al limite dell’area smarcato e puntualmente ignorato. Restano ancora cinque partite, cinque partite per dimostrare a tutti che sotto la corazza che abbiamo issato per proteggerci dall’umiliazione esiste ancora una squadra, un gruppo di uomini disposti a dare il tutto per tutto in questo forcing finale sperando a fine maggio di non dover raccogliere i frutti di un’ennesima stagione buttata nel cesso. Forza Pioli, forza ragazzi io credo in voi e nella remuntada!!! Amala, sempre.