Obiettivo: rinfoltire la rosa! Venticinque calciatori ma molti dei quali non utili al nuovo modulo impiantato da Allegri a gennaio contro la Lazio. Una rosa progettata per il 4-3-1-2, vista la massiccia presenza di centrocampisti centrali, e per la difesa a 3, a volte ripresa dal mister toscano in corso d'opera, magari per difendere un risultato. Col 4-2-3-1 di centrocampisti centrali ne andrebbero bene al massimo 5 e, in compenso, necessiterebbe un aumento dei calciatori offensivi: attualmente 4 per 4 posti. A questi va aggiunto Pjaca, vittima di un infortunio che lo terrà lontano dai campi di gioco per tutto il 2017 e, visto il recupero di Marchisio, si pensa che il croato possa essere a piena disposizione non prima di febbraio 2018. Quindi la prossima mezza stagione ancora senza di lui, capace di dare il cambio sugli esterni, a Cuadrado e Mandzukic. Un nodo da sciogliere è proprio quello legato al gigante croato riadattato ad esterno sinistro: corsa, grinta ma anche un futuro incerto. Prima di tutto legato al ruolo: accetterà ancora il sacrificio? Secondo: resterà o cercherà altre sfide? In questi ultimi anni non è mai stato per più di due stagioni in un club e magari, superata la soglia dei 30 anni, vorrebbe cambiar aria. A prescindere da Marione, Beppe Marotta e Fabio Paratici dovranno andare a scovare un esterno per dare il cambio a Mandzukic e Cuadrado. Uno l'hanno già preso, Orsolini, ma farà esperienza in una piccola di A; l'altro può essere preso proprio dal nostro campionato. Obiettivo da seguire: Keità Baldé Diao. Nato l'8 marzo 1995, senegalese ma nato in Spagna, esterno offensivo della Lazio, può essere l'obiettivo di mercato che fa per la Juve. Giocatore giovanissimo ma pronto per il nostro campionato, avendo giocato già tre anni tra alti e bassi; esterno alto che può giocare anche da seconda punta; prezzo contenuto. Tutti fattori che lo indicano come potenziale futuro bianconero, anche se ricercato da molte squadre, tra cui alcune italiane. Nasce ad Arbucles e cresce calcisticamente nella prestigiosa Masìa del Barcelona, passando una breve parentesi in prestito al Cornellà Jugend. Nell'estate 2011, Lotito e Tare hanno l'intuizione giusta e per 300 mila euro lo portano a Roma all'età di 17 anni ancora non compiuti. Due anni nella Primavera laziale condita da ottimi numeri che lo portano in pianta stabile nella prima squadra. Potendo scegliere la Nazionale per cui giocare, tra Senegal e Spagna, sceglie gli africani e quindi ne diventa anche un perno importante, avendo la possibilità di essere convocato e di giocare titolare, cosa improbabile se avesse scelto le Furie Rosse. Tecnicamente dotato di ottimo dribbling che, abbinato alla velocità di cui dispone, rappresenta una combinazione perfetta per il ruolo che ricopre. Per di più, l'essere ambidestro lo rende anche imprevedibile sulle direzioni che intende prendere puntando l'uomo. E' sempre stato impiegato da esterno nel 4-3-3 di Pioli, allenatore che gli ha dato più minutaggio di tutti, fino a passare anche al ruolo di seconda punta, partendo però sempre largo, con Simone Inzaghi nel nuovo 3-5-2 disegnato quest'anno. Prevalentemente parte dalla fascia sinistra per accentrarsi e andare al tiro o cercare lo scambio con la prima punta, Caratterialmente incostante sin da piccolo, motivo per cui il Barcelona ha deciso di non puntare troppo sul calciatore, già noto a 16 anni per comportamenti non consoni alle regole severe della Masìa. Il prestito al Cornellà fu dovuto proprio ad uno scherzo nei confronti di un compagno di squadra che gli costò il trasferimento punitivo temporaneo in cui si mise in mostra segnando caterve di gol. Alla fine della stagione si scontrò con la società e da qui il conseguente passaggio ai biancocelesti. Anche alla Lazio non mancano gli episodi che lo hanno visto protagonista, soprattutto per quanto riguarda il suo contratto e il rapporto tra lui e la società. Ha il contratto in scadenza 2018 e con il procuratore, Roberto Calenda, medita l'addio alla capitale. Partirebbe con un prezzo abbordabile proprio in virtù degli ultimi 12 mesi di legame con Lotito, che però dal canto suo richiederà almeno 20-22 milioni di euro. Ottima cifra se si pensa a quanto sia giovane, duttile e talentuoso il senegalese e soprattutto se si pensa alle cifre che circolano oggi nel mercato europeo. Alla Juventus sarebbe il sostituto di Mandzukic sulla sinistra o quello di Cuadrado a destra, anche se difensivamente meno dotato di entrambi gli juventini. Con esperienza e allenamenti, potrebbe migliorare anche quell'aspetto oltre al carattere sicuramente non da spogliatoio Juve. Oltre ai bianconeri, vigili sul mercato della Serie A, sul senegalese ci sono anche Milan e Napoli. Keità Baldé, più di un motivo per essere l'uomo giusto.