"Esa-campione d'Italia" e "tri-vincitrice di Coppa Italia". Se quest'anno qualcuno avesse dei dubbi sulla stagione di Massimiliano Allegri, basti solamente leggere questi due neologismi che girano attorno a Vinovo. Superati due record storici in 4 giorni, giusto a testimoniare che la compagine bianconera ha voluto ed è riuscita ad iscriversi tra le formazioni più forti di sempre nel calcio nostrano. L'obiettivo ora è indirizzato a Cardiff per gli uomini di Allegri, sul campo a preparare la sfida al Real Madrid. Dall'altra parte, dietro le scrivanie, i dirigenti, con un occhio alla squadra per gli ultimi 11 giorni di vigilia, con un occhio al mercato sempre in movimento per rinforzare una squadra fortissima ma, paradosso di quest'anno, con parecchie defezioni di rosa in certi ruoli. Si è parlato dell'abbondanza in difesa e nei ruoli in mezzo al campo ma è anche palese la mancanza di sostituti agli uomini d'attacco: con l'assenza di Pjaca, difatti, non esistono vice-Higuain o vice-Mandzukic. Solo Cuadrado ha trovato pane per i suoi denti con l'avanzata di Dani Alves nel ruolo di ala destra (cosa che, crediamo, durerà fino alla finale di Cardiff per poi far rientrare il terzino brasiliano nei 4 dietro). Quindi, con Bentancur preso (unico che probabilmente resterà nella rosa tra i nuovi acquisti), sguardo verso la trequarti, con preferenza per le ali. Si è parlato tanto di Keita Balde della Lazio, di Douglas Costa in rotta (??) con il Bayern Monaco, di Di Maria che sembra il sogno impossibile. Si parla di Yannick Ferreira Carrasco, numero 10 dell'Atletico Madrid semifinalista di Champions League. Classe 1993, non ancora 24enne, nasce ad Ixelles, in Belgio. Motivo per cui il cognome, di chiarissime origini iberiche, si legge accentato alla fine. Carrasco inizia la sua carriera nella squadra locale, lo Stade Everois Racing Club per poi passare al Diegem. Su di lui mette gli occhi il Genk che lo preleva e lo porta nel calcio dei grandi a soli 17 anni. 5 stagioni in Belgio e poi il passo verso il Monaco retrocesso in Ligue 2. Insieme la scalata verso la serie maggiore e 24 mesi dopo arriva il salto nella big europea: l'Atletico Madrid, che lo acquista per 15 milioni di euro. Suo il gol in finale di Champions, pareggiata 1-1 e poi persa ai rigori contro il Real Madrid nel giugno 2016. Ambidestro, qualità che gli consente di giocare su entrambe le fasce con la stessa efficacia. Più propenso a partire da ala sinistra, ruolo che si è ritagliato nello scacchiere tattico di Diego Pablo Simeone e nel suo 4-4-2. A volte anche impiegato a ronzare dietro la prima punta in una sorta di 4-4-1-1. Dotato di buon dribbling e di notevole velocità e resistenza, qualità che ben si sposa con un'ala offensiva di tutto rispetto, capace anche di rintanarsi in difesa in aiuto dei compagni. Lo score è di 53 presenze con 14 gol e 5 assist, numeri non da sottovalutare visto il ruolo e l'età. Nella Juventus targata Allegri il ruolo sarebbe di esterno a sinistra, da vice-Mandzukic o da titolare con il croato relegato al ruolo di vice-Higuain. Inoltre sarebbe anche un ottimo stantuffo sulla destra, in competizione con Cuadrado e in attesa del ritorno dello sfortunato Marko Pjaca. La sua valutazione di mercato si aggira sui 40 milioni di euro, con Simeone e l'Atletico che difficilmente lo lasceranno andare senza opporre resistenza. La Juventus monitora gli esterni migliori su piazza, sapendo che è lì che è necessario apporre freschezza, qualità, fisicità e soprattutto numero. Yannick è il compromesso giusto tra gioventù, qualità e spessore da top club.