Il Milan è una società per azioni non quotata in borsa, quindi le parti non avevano che da fissare il prezzo delle azioni, che sarebbero poi state trasferite a blocchi per ogni tranche di pagamento. Eppure i signori Li si sono fatti imporre un contratto capestro in base al quale il Milan è stato venduto a corpo, come un appartamento. In forza di questo contratto ogni tranche di pagamento non era che una caparra, destinata a rimanere al venditore se il compratore non avesse saldato l'intera cifra pattuita. Ora, posso capire che Fininvest non avesse interesse a ritrovarsi socio di minoranza con la sola metà del prezzo in mano. Il 49% per cento di una società in perdita corrisponde solo al 49% delle perdite senza conferire alcun potere decisionale (solo oneri, quindi, e niente onori). Ma i signori Li avrebbero avuto convenienza ad accettare le condizioni capestro solo se il prezzo fosse stato tanto basso da consentire poi una rapida e lucrosa rivendita dei titoli nelle borse asiatiche. Per il Milan invece sono stati chiesti 520 milioni... 520 milioni per una società, prestigiosa sì, ma fuori dalle coppe da ormai 3 anni. Una società che oltretutto gioca in un campionato poco venduto nel mondo. No, non c'era ragione logica perché i signori Li si facessero impiccare con una corda rossonera. In ogni caso era evidente che quei... signori Li, broker finanziari come tanti altri, non avrebbero avuto mai i soldi per ripianare il dissestato bilancio milanista e tanto meno per fare un grande mercato. Chiarissimo, solare, lampante... ma per qualche ragione tutti i media hanno pompato questa vicenda come se fosse una cosa seria. Fassone e Mirabelli andavano a vedere partite in giro per l'Italia e per Europa? Ovvio che stavano per arrivare Aubameyang, Bernardeschi e compagnia bella! Il mercato di gennaio languiva? Eh ma c'era da attendere l'ok dei Cinesi, che erano molto attenti alle vicende rossonere e le seguivano con competenza! Che gente solerte! La verità è che, se davvero questa vicenda fosse andata come ce la presentavano, in estate avremmo visto vendere tutti i pezzi pregiati, uno per uno, allo scopo di pagare i debiti che SES non era neanche lontanamente in grado di coprire. E invece tutti ad aspettare il "closing"... Però non abbiate timore. Che i signori Li continuino a popolare i nostri incubi o che altri protagonisti entrino in scena, la telenovela non finisce qui. Come per le migliori serie televisive ci sarà di certo un'altra stagione, con gli stessi o con altri protagonisti, ma tutto per allietarci durante l'estate. La bella stagione è quella del calcio mercato, perché tediarci attendendo colpi improbabili?